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Questa mappa interattiva mostra quale sarà l’impatto dei cambiamenti climatici in Italia e nel mondo

Gli scienziati dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) dell’ONU, oltre ad aver pubblicato la prima parte del nuovo rapporto sull’impatto dei cambiamenti climatici, hanno messo a punto un’approfondita mappa interattiva grazie alla quale è possibile osservare quali saranno le conseguenze del riscaldamento globale (in tutto il mondo) sulla base di molteplici parametri.
A cura di Andrea Centini
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Durante la pandemia di COVID-19 sono state sviluppate diverse mappe interattive che permettono di monitorare contagi, mortalità e lo stato delle vaccinazioni in tutto il mondo. Si tratta di strumenti potenti, versatili e facili da utilizzare, spesso ricchi di grafici e costantemente aggiornati dagli scienziati. Insomma, sono un mezzo estremamente prezioso per informarsi sull'evoluzione dell'emergenza sanitaria. Mappe di questo genere sono state sviluppate anche per altri contesti – ad esempio per tenere traccia degli incendi forestali in tutto il mondo – e ne escono sempre di nuove. Una delle ultime è tra le più complete e interessanti in assoluto, poiché permette di valutare l'impatto del riscaldamento globale sulla Terra sulla base di diversi modelli climatici e scenari di temperatura differenti.

A mettere a punto la mappa dei cambiamenti climatici è stato un team di ricerca dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) delle Nazioni Unite (ONU), lo stesso che ha appena pubblicato la prima parte del Sixth Assessment Report, il più approfondito studio sulle conseguenze delle emissioni di gas a effetto serra a causa delle attività antropiche. Gli scienziati sono giunti alla conclusione che la catastrofe climatica è alle porte ed è solo colpa nostra; siamo ancora in tempo per evitare “sofferenze indicibili” per l'umanità, ma serve un'azione drastica e immediata contro le emissioni di anidride carbonica, il metano e gli altri composti che fanno salire la “febbre” della Terra. Grazie all'enorme mole di dati raccolta, derivata da decenni di studi, oltre al rapporto – che potete consultare cliccando sul seguente link – gli scienziati hanno creato anche la suddetta mappa interattiva, dettagliatissima, che permette di avere una panoramica esaustiva sull'impatto climatico in tutto il globo, suddiviso in diverse regioni.

Dalla dashboard di accesso, chiamata “IPCC WGI Interactive Atlas”, sulla destra si può vedere un modello del pianeta Terra in 3D che ruota e un piccolo menù nel quale inserire vari scenari climatici (+ 1,5° C, + 2°C, +3°C e +4°C rispetto alla media dell'epoca preindustriale), per osservare le conseguenze delle temperature e delle precipitazioni. Il modello più approfondito si apre tuttavia cliccando su “Regional Information”, nel quale la Terra viene mostrata con la classica cartina geografica in 2 dimensioni. Il pannello è talmente approfondito e ricco di opzioni che è possibile selezionare perfino il modello climatico adottato dagli scienziati per fare le previsioni. Ad esempio è compreso anche l'ultimo e più dettagliato CMIP6. Ma cosa è possibile fare con la mappa?

È sufficiente cliccare col mouse sul settore di interesse (ad esempio quello Mediterraneo in cui è compresa l'Italia) e poi cliccare sulla tabella “Variable”, dove si possono selezionare le diverse variabili che ci interessano, come ad esempio la temperatura media, le precipitazioni, le massime, le minime, i giorni di siccità, le nevicate e via discorrendo, in base allo scenario di riscaldamento preso in esame. In Value e Period, invece, si può inserire l'intervallo di tempo in anni (ad esempio 2021 – 2040, ma anche decenni storici) e l'effetto di un determinato aumento di temperatura rispetto all'epoca preindustriale. L'ultima etichetta a destra permette infine di selezionare anche le singole stagioni, oltre che tutto l'intero. Combinando tutti questi dati la mappa ci mostra cosa ci aspetterà nei prossimi decenni, fino al 2100.

Nella parte bassa della schermata c'è anche un grafico con una curva che facilita ulteriormente la comprensione. Come indicato, le opzioni sono moltissime ed è anche possibile estrapolare i tutti i dati in formato PNG. Il Mediterraneo, come emerso dal Sixth Assessment Report, è considerato una delle aree più a rischio in assoluto a causa dell'emergenza climatica e se non faremo nulla per combattere le emissioni andremo incontro a una vera e propria catastrofe, tra incendi, inondazioni, ondate di calore mortali, siccità, perdita di risorse e diffusione di pericolose malattie tropicali.

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