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Cinque falsi miti sulla colazione che non ci fanno iniziare meglio la giornata

Sappiamo che la prima colazione è il pasto più importante della giornata. Almeno dovremmo, visto che tanti preferiscono addirittura saltarla. Sono invece almeno dieci milioni gli italiani che credono a diverse bufale e falsi miti sul primo pasto della giornata. Prendiamo in esame le principali cinque che circolano in Rete.
A cura di Juanne Pili
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Secondo un sondaggio eseguito da Doxa l'anno scorso, sarebbero almeno dieci milioni gli italiani che mettono in dubbio la prima colazione – quella all'italiana – lasciandosi conquistare da una serie di falsi miti e bufale sull'alimentazione e sulla funzione del primo pasto della giornata: in questo articolo esamineremo le principali cinque, restando concentrati sul modello più diffuso nel più ampio ambito della dieta mediterranea. C'è chi decide di evitare del tutto la colazione, chi predilige le proteine ai carboidrati, mentre super food e diffidenza verso glutine e lattosio continuano a fare proseliti.

Meglio saltare qualche colazione per salvare la linea

L’importanza della prima colazione è ormai fuori discussione, in ragione anche di numerosi studi. Qualcuno invece continua a sostenere il contrario. C’è anche chi è riuscito a ricavarne una teoria di complotto, sostenendo che la colazione sarebbe il risultato della propaganda religiosa dei fratelli Kellogg. C’è un "fondo di verità": è assolutamente vero che le multinazionali del cibo hanno saputo mettere a frutto le reali conoscenze sulla prima colazione e la sua importanza, il problema è nel come si fa colazione. L’Oms stabilisce delle apposite linee guida in merito. Tutto ruota attorno al nostro bisogno di ristabilire un livello ottimale di zuccheri nel sangue, che durante la notte calano. La parola d’ordine quindi è fare colazione e farla in maniera equilibrata.

I grassi presenti nei biscotti della colazione sono nocivi

Non c’è differenza tra i grassi che potremmo assumere consumando i classici biscotti da prima colazione prodotti industrialmente, rispetto a quelli della nonna. Salvo per il fatto che quest’ultima non fornisce apposite tabelle sui valori delle sostanze contenute nella confezione. Scopriremo così che occorre fare attenzione soprattutto all’apporto calorico. Il fabbisogno varia in base al sesso, all’età e a cosa faremo durante il resto della giornata. L’apporto calorico di cui necessita un manovale non è lo stesso dell’impiegato di un ufficio. Potremmo dire che in media, per un apporto calorico giornaliero di 2100 Kcal, la colazione dovrebbe fornirne tra le 252 e le 378. Una recente polemica ha riguardato piuttosto l’olio di palma contenuto in certi alimenti – anche nei biscotti – e i suoi grassi saturi. Sappiamo però che il burro ne contiene molti di più. Una merendina “senza olio di palma” fatta in casa, consumata fuori dai regolari pasti, potrebbe risultare molto meno salutare.

Proteine meglio dei carboidrati per cominciare la giornata

Della tendenza a voler eliminare quasi del tutto i carboidrati avevamo già trattato riguardo alla dieta chetogenica. Se non state seguendo particolari terapie occorre invece assumere anche il giusto apporto di carboidrati, in modo da tenere sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue, contribuendo anche a darci il senso di sazietà, questo ci terrà al riparo da ulteriori spuntini consumati fuori dai normali pasti, i quali sono i principali nemici della nostra linea e più in generale della salute.

Super food, gluten free e guerra al lattosio

I super food di cui si vantano proprietà terapeutiche tra le più disparate, sono una moda dura a morire, anche per quanto riguarda la prima colazione. Ma consumare solo avocado la mattina non ci aiuterà molto. Idem dicasi per la moda “gluten free”,  ma a meno che non siate realmente celiaci non ha molto senso privarsi del glutine. Se proprio vogliamo consumare una colazione perfetta per le nostre esigenze, piuttosto che improvvisare su Google tanto vale consultare un dietologo in carne ed ossa.

La guerra al lattosio

Qualcuno preferisce privarsi del latte naturale (altri lo esigono, purché sia materno, ma questa è un’altra moda, per altro pericolosa). Nulla da dire nei confronti di chi sceglie di seguire una dieta priva di carne o di prodotti derivati dagli animali, sono scelte che se condotte col buonsenso e consultando il dietologo possono essere sostenute senza problemi. Tuttavia c’è da chiedersi se effettivamente rinunciare al latte della classica mucca in favore di quello di soia sia davvero una scelta più salutare. La risposta è negativa. A meno che non incorrano intolleranze al lattosio sarebbe bene approfittare dei vantaggi del latte naturale e dei latticini in generale, soprattutto per avere un apporto regolare di vitamina D e calcio.

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