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Rarissimo cucciolo bianco di orca avvistato negli USA: le splendide immagini

Una piccola orca bianca è stata avvistata nelle acque al largo dello Stato di Washington. Si tratta di Tl’uk, già incontrato dagli studiosi lo scorso anno. Il cetaceo appare più robusto e in buona salute, dunque ci sono buone probabilità che possa diventare un adulto sano e longevo. È affetto da una condizione genetica chiamata leucismo.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Island Adventures Whale Watching
Credit: Island Adventures Whale Watching

Un meraviglioso cucciolo bianco di orca (Orcinus orca) è stato avvistato e filmato al largo dello Stato di Washington, nelle acque degli Stati Uniti. A documentare l'incontro con lo spettacolare e rarissimo mammifero marino sono stati i membri dell'equipaggio di una imbarcazione della Island Adventures Whale Watching, società con sede a Seattle specializzata in escursioni di avvistamento cetacei.

Il piccolo fu avvistato per la prima volta nel novembre dello scorso anno, e averlo trovato di nuovo, più grande e robusto, è stata un'ottima notizia per gli scienziati. I biologi marini hanno deciso di chiamarlo Tl'uk, che nella lingua della popolazione indigena locale Salish significa luna. Del resto, come mostrano le fotografie, il cetaceo odontocete (con denti) non è completamente bianco alla stregua della celebre megattera Migaloo, ma è come se avesse ricevuto una leggera spruzzata di colore, un pallido velo biancastro sulla pelle.

Come suggeriscono la peculiare livrea e il colore dell'occhio, scuro e non rosato, non siamo innanzi a un caso di vero albinismo, bensì a una condizione genetica differente che prende il nome di leucismo. Essa è legata all'assenza dell'enzima tirosinasi, che gioca un ruolo fondamentale nella produzione della melanina. Si tratta del pigmento alla base della colorazione della pelle, della pelliccia, delle penne, dell'iride e di altri dettagli negli animali.

Gli animali che soffrono di leucismo o albinsmo spesso muoiono giovanissimi; la colorazione bianca o biancastra, infatti, copre quella criptica che serve a mimetizzarsi nell'ambiente, di fatto esponendoli a un rischio di predazione sensibilmente superiore. Per i grossi cetacei il rischio di predazione è meno presente, poiché sussiste la protezione del gruppo sociale e si tratta di creature spesso in cima alla catena alimentare (come le orche), tuttavia è noto che sono più a rischio di tumori della pelle, non protetta quando esposta alla luce del sole.

Nello stesso gruppo di orche di Tl'uk in passato sono nati altri cuccioli bianchi, ma sono tutti morti molto presto. Lui invece è più grande e in forze rispetto allo scorso anno, dunque non si esclude che possa diventare un adulto sano e longevo (le orche si stima vivano 90/100 anni in natura, in cattività molto meno). La piccola orca bianca fa parte di una popolazione in salute che si nutre di altri mammiferi marini (come le foche), ma condivide le acque con un altro gruppo di orche sull'orlo dell'estinzione. Queste ultime si nutrono infatti solo di salmone, e a causa del crollo nelle popolazioni di questi pesci si teme il colpo di grazia. La carenza di salmoni, del resto, sta già colpendo duramente anche gli orsi grizzly della regione, moltissimi dei quali appaiono magri ed emaciati e non hanno grasso a sufficienza per superare l'inverno. Recentemente è stato avvistato un esemplare adulto di orca bianca in Giappone.

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