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L’aurora polare accarezzata dalla luce della Luna è lo scatto più bello dall’ISS

L’astronauta francese Thomas Pesquet dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha catturato l’immagine più bella e spettacolare dell’aurora polare, che si staglia con lunghi e brillanti “serpentoni” verdi su un tappeto di nuvole. A rendere l’immagine così bella la luce della Luna, mentre accarezza il lato in ombra della Terra.
A cura di Andrea Centini
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L'aurora polare immortalata da Thomas Pesquet. Credit: ESA
L'aurora polare immortalata da Thomas Pesquet. Credit: ESA

Gli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) possono godere di una vista meravigliosa sulla Terra e non di rado, sfruttando questo – meritato – privilegio, sui profili social personali pubblicano scatti mozzafiato del nostro pianeta. Tutti ricordiamo le magnifiche immagini condivise da Luca Parmitano durante la recente missione Beyond, tra le quali l'Etna innevato, il Vesuvio, la Majella, Venezia e moltissime altre ancora. In alcuni casi la posizione a oltre 400 chilometri di quota ha permesso di immortalare anche eventi catastrofici, come gli incendi che hanno devastato l'Australia all'inizio dello scorso anno. Fortunatamente nella maggior parte dei casi negli obiettivi degli astronauti finiscono scorci e fenomeni spettacolari. Uno degli scatti più incredibili è stato recentemente catturato da Thomas Pesquet, astronauta francese in forze all'Agenzia Spaziale Europea (ESA), che è riuscito a immortalare l'aurora polare in tutto il suo splendore.

Non è naturalmente la prima volta che l'aurora polare viene fotografata e filmata da un astronauta a bordo della Stazione Spaziale Internazionale; ricordiamo ad esempio quella bellissima catturata da Paolo Nespoli nel 2017 durante la missione VITA, oppure quella di Alexander Gerst del 2018, che commentò così il suo scatto pubblicato su Twitter: “Fuori di testa, ogni singola volta. Mi chiedo cosa abbiano pensato i primi esploratori quando hanno visto per la prima volta un'aurora senza averne mai sentito parlare”. Ma la nuova immagine immortalata dall'ingegnere, aviatore e astronauta francese dell'ESA ha decisamente una marcia in più, candidandosi a essere uno degli scatti dallo spazio più belli di sempre.

A rendere davvero speciale la sua aurora polare – non è stato indicato se si tratti di un'aurora boreale o australe – è la brillantezza del “serpentone” di luce verde, che si snoda e staglia su un tappeto di nuvole fino a esplodere nello spazio. Non è possibile capire quale parte della Terra sia stata immortalata da Pesquet, ma il taglio e lo scorcio mostrano quanto possa essere sublime una vista del genere dal vivo. A svelare il segreto di uno scatto così impressionante è stato lo stesso astronauta; in cinguettio su Twitter ha infatti sottolineato che la luminosità dell'aurora polare è stata esaltata dalla luce della Luna Piena, mentre accarezzava il lato in ombra della Terra. Pur essendo stato pubblicato in questi giorni, lo scatto risale al 20 agosto, nei pressi della Luna Piena dello Storione.

Le aurore boreali e polari sono fenomeni ottici che si verificano nella ionosfera, tra i 100 ed i 500 chilometri di quota, dovuti all'interazione tra i gas presenti nell'atmosfera e le particelle cariche del vento solare. I serpentoni verdi (ma anche azzurri) prendono vita grazie al campo magnetico terrestre, mentre i colori e le tonalità sono legate a diversi fattori, come altitudine, densità atmosferica, livello energetico delle particelle e altri ancora.

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