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L’Italia alla conquista di Marte: a Capua laboratori che simulano la vita sul Pianeta Rosso

L’avanzatissima struttura verrà realizzata dal Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (CIRA) e diventerà operativa tra il 2022 e il 2023. Qui si addestreranno gli astronauti in vista del pionieristico viaggio verso Marte.
A cura di Andrea Centini
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Laboratori nei quali verranno replicate le esatte (ed estreme) condizioni di vita su Marte saranno costruiti a partire dal 2020 a Capua, in provincia di Caserta. Nella città campana sorgerà dunque un centro specializzato avanzatissimo dove gli astronauti potranno addestrarsi fino al futuro sbarco sul Pianeta Rosso, un sogno coltivato dalle agenzie spaziali più prestigiose di tutto il mondo. L'Italia, con questo ambizioso progetto, entra così in prima linea nella corsa alla colonizzazione di Marte, proponendosi alla comunità internazionale come partner d'eccellenza nella programmazione del pionieristico viaggio spaziale.

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La struttura che simulerà la vita su Marte verrà realizzata dal Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (CIRA s.c.p.a.), un istituto di ricerca applicata che ha sede proprio a Capua, dove sono già operativi laboratori di valenza internazionale. Il progetto è stato presentato nella sede dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) in seno al meeting “Esplorazione e colonizzazione del pianeta Marte: scenari operativi e strategia nazionale”, nel quale gli esperti hanno snocciolato il ruolo di primo piano che l'Italia desidera ritagliarsi in questa affascinante conquista scientifica.

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Il centro, che dovrebbe essere completato tra il 2022 e il 2023, come indicato dal presidente del CIRA Paolo Annunziato, “comprenderà una serra per coltivare piante, laboratori grandi come silos adagiati su un fianco in cui ricreare le condizioni ambientali di Marte, un'area abitativa per la vita quotidiana degli astronauti e una zona per testare il movimento di robot e droni”. Tutto lascia immaginare a infrastrutture simili a quelle viste in “Sopravvissuto – The Martian”, il film con Matt Damon nel quale viene mostrato un pionieristico avamposto terrestre sul Pianeta Rosso.

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Punta di diamante del Programma di Ricerca Aerospaziale Italiano (PRORA), l'infrastruttura sarà dotata di una galleria del vento in grado di simulare le caratteristiche tempeste di sabbia marziane, un ostacolo rilevante soprattutto per droni e robot che accompagneranno gli uomini durante le missioni esplorative. Il progetto è stato giù approvato dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (MIUR) ed ora è sotto la lente di ingrandimento del Ministero dell'economia.

In base alle stime della NASA, il primo viaggio verso Marte dovrebbe avvenire attorno al 2035, benché problemi tecnico-logistici di vario genere e limiti di budget rappresentino un grosso punto interrogativo sulla riuscita dell'impresa. Molto più ottimista il CEO di SpaceX Elon Musk, secondo cui il primo uomo potrebbe posare i suoi piedi su Marte già nel 2024.

[Credit: NASA]

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