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Il Sistema Solare è inondato di acqua

Sono sempre più i luoghi, talvolta inaspettati, dove le missioni spaziali stanno ritrovando riserve di acqua.
A cura di Nadia Vitali
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Immagine NASA
Immagine NASA

Da anni, ormai, le missioni spaziali che esplorano l'Universo al di qua e al di là del Sistema Solare incappano in sorprendenti quantità d'acqua: oggi sappiamo che mondi apparentemente distanti e dissimili sono in realtà uniti dalla presenza comune di quello che è considerato un elemento fondamentale nella ricerca di Pianeti abitabili.

Le attività scientifiche della NASA negli anni recenti hanno messo a disposizione una marea di incredibili scoperte relative all'acqua che ci spingono a continuare ad indagare nelle nostre origini e nell'affascinante possibilità di altri mondi, e altre forme di vita, nell'universo. Nel corso della nostra esistenza potremmo davvero rispondere finalmente alla domanda se siamo o no soli nel Sistema Solare ed oltre. – Ellen Stofan, NASA

Gli elementi che compongono l'acqua, ossigeno ed idrogeno, risultano essere tra i più abbondanti: gli astronomi ne hanno visto le tracce nelle nubi molecolari giganti interstellari, nei dischi di materiali rappresentanti sistemi planetari in formazione nonché nelle atmosfere delle super Terre in orbita attorno alle rispettive Stelle madri. Di molti mondi si pensa che celino acqua allo stato liquido al di sotto delle loro superfici, mentre molti altri mostrano di possederne sotto forma di ghiaccio o vapore. L'acqua è stata osservata in corpi primitivi come le comete e gli asteroidi ma anche sui Pianeti nani come Cerere. Si ipotizza che le atmosfere e l'interno dei quattro Giganti Gassosi del Sistema Solare – Giove, Saturno, Urano e Nettuno – contengano un'immensa quantità di oggetti bagnati, mentre le lune e gli anelli di questi Pianeti possono vantare significative quantità di ghiaccio d'acqua.

Lune d'acqua: Ganimede, Europa, Callisto, Encelado e Titano

I più sorprendenti mondi acquatici individuati negli ultimi tempi sono cinque dei satelliti del nostro Sistema Solare che mostrano fortissimi indizi di oceani nascosti sotto le loro superfici: Ganimede, Europa e Callisto per Giove e Encelado e Titano per Saturno.

A proposito di Ganimede, ad esempio, il telescopio spaziale Hubble ha svelato che, con tutta probabilità, schiacciato tra due strati di ghiaccio, ci sarebbe un Oceano sotterraneo salato. Di Europa ed Encelado si pensa che abbiano un Oceano di acqua allo stato liquido al di sotto della loro superficie in contatto con uno strato roccioso ricco in minerali: mari che conterrebbero tutti gli "ingredienti" fondamentali per la vita come la conosciamo, dagli elementi chimici essenziali per i processi biologici alla fonte di energia che potrebbe essere utilizzata da creature viventi. La missione NASA Cassini ha rivelato che Encelado ha una intensa ed affascinante attività di geyser ghiacciati: ricerche recenti hanno evidenziato la possibilità di un'attività di tipo idrotermale sul fondo del suo Oceano che darebbe vita ad un ambiente potenzialmente idoneo alla presenza di microrganismi.

L'acqua non è affatto una prerogativa esclusiva della Terra (Image Credit: NASA/JPL–Caltech)
L'acqua non è affatto una prerogativa esclusiva della Terra (Image Credit: NASA/JPL–Caltech)

L'acqua perduta di Marte

Alla NASA spiegano anche che in alcuni crateri della nostra Luna sono state osservate tracce di un passato d'acqua, testimonianza di impatti ghiacciati che sarebbero evidenti anche su Mercurio: e non è curioso, perché in alcuni casi il nostro Sistema Solare sembra mostrare che esistono luoghi che hanno perduto le loro grandi quantità d'acqua. Il caso più noto è quello di Marte del quale conosciamo meglio il passato grazie alla missione Curiosity che ha svelato come, in epoche remotissime, siano esistite sul Pianeta Rosso le condizioni favorevoli per la vita.

Alcune osservazioni recenti effettuate attraverso telescopi terrestri avrebbero addirittura dimostrato come, un tempo, l'acqua liquida di Marte formava un Oceano che ne occupava circa la metà dell'emisfero settentrionale raggiungendo in alcune regioni la profondità di 1,6 chilometri. La storia di come quest'acqua sia "sparita" sarebbe strettamente connessa, secondo gli esperti, al modo in cui l'atmosfera marziana interagisce con le particelle cariche del vento solare ed è a tutt'oggi oggetto di studio.

Oltre il Sistema Solare

Comprendere in che modo è distribuita l'acqua nel nostro Sistema Solare è fondamentale per gli scienziati che vogliono comprendere come ci siamo formati 4,5 miliardi di anni fa da quel disco di gas e polveri che circondava il Sole. Ma al giorno d'oggi le prospettive degli astronomi si sono decisamente ampliate e così si vaglia anche la possibilità che esistano esopianeti ricchi di acqua: ciascuna Stella ha una propria fascia di abitabilità, nell'ambito della quale l'acqua potrebbe esistere allo stato liquido, senza evaporare a causa del calore o ghiacciarsi a causa delle basse temperature. Il cacciatore di esopianeti Kepler è alla ricerca proprio di Pianeti del genere: del resto, ormai sappiamo che l'acqua non è una nostra prerogativa esclusiva quindi perché non tentare?

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