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Perché sotto il ghiaccio di Europa può celarsi la vita

Un esperimento di astrobiologia alla NASA cercherà di scoprire fino a quale profondità dovrà cercare un futuro rover di esplorazione per trovare forme di vita su Europa, la luna ghiacciata di Galileo.
A cura di Roberto Paura
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Da sempre Europa, uno dei più grandi e misteriosi satelliti di Giove, è considerato dagli scienziati tra i posti più promettenti per ospitare vita aliena nel Sistema Solare. Sotto la sua spessa crosta di ghiaccio, infatti, si presume esista un oceano di acqua liquida, l’habitat ideale per un vero e proprio ecosistema extraterrestre. La superficie di Europa non è un in effetti posto molto piacevole: le radiazioni provenienti dalla magnetosfera di Giove bombardano continuamente la luna rendendo pressoché impossibile lo sviluppo di organismi. Ma fin dove possono spingersi questi elettroni ad alta energia? È la domanda a cui stanno cercando di rispondere alcuni scienziati del Jet Propulsion Laboratory della NASA. Se gli elettroni non penetrassero in profondità lo strato di ghiaccio, l’eventuale vita organica al di sotto potrebbe sopravvivere.

In cerca di vita… in laboratorio – Murthy Gudipati e il suo team di astrobiologi hanno cercato di scoprire il “potere” letale degli elettroni sistemando composti organici sotto strati di ghiaccio di diverso spessore, e quindi sparando loro contro dei fasci di elettroni ad alta energia. Simili esperimenti vengono realizzati anche per studiare le protezioni all’esposizione di raggi X all’interno degli ospedali. È stato scoperto che elettroni ad alta energia, circa 100 MeV (megalettronvolt) possono penetrare lo strato di ghiaccio fino a 80 centimetri. Può sembrare poco, ma è un dato importante in vista di eventuali lander da inviare sulla superficie di Europa, che possano trapanare la crosta: in dotazione dovranno avere trapani capaci di giungere ad almeno un metro di profondità per avere qualche possibilità di trovare forme di vita scampate alla doccia di radiazioni.

Dove scavare su Europa – Non solo. Mentre la magnetosfera di Giove impiega dieci ore a effettuare una rotazione completa, l’orbita di Europa intorno a Giove dura 85 ore. Ciò comporta una maggiore esposizione della parte posteriore della luna alle radiazioni rispetto alla parte anteriore, e un maggior impatto sulle regioni equatoriali rispetto ai poli. Tenendo conto di questo fatto, sarà possibile decidere in che parte far atterrare un futuro lander di esplorazione. Anche se il costo di questi esperimenti in laboratori è particolarmente elevato, spiegano alla NASA, resta il fatto che una missione robotica su Europa costa molto di più: ed è meglio spendere di più oggi piuttosto che fare un buco nell’acqua domani.

Evitare un buco nell'acqua – Le missioni di esplorazione alla ricerca di tracce di acqua o di vita su Marte, per esempio, sono state spesso viziate da una non perfetta conoscenza dei siti di atterraggio o della maggiore potenzialità di un sito rispetto a un altro. Ma Marte è dietro l’angolo, mentre Europa è un tantino più lontana. Il futuro rover dovrà far centro al primo colpo. La NASA e le altre agenzie spaziali, infatti, non possono più permettersi molti errori: troppi i soldi sprecati negli ultimi anni, ancora peggio ora – in periodo di crisi economica.

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