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Caldo record: abbiamo vissuto il luglio più rovente degli ultimi 137 anni

Analizzando i dati di 6.300 stazioni meteorologiche sparse per il globo è stato determinato che il mese di luglio appena trascorso è stato il più caldo di sempre, da quando viene tenuta traccia delle temperature globali.
A cura di Andrea Centini
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Mancano ancora più di quattro mesi al termine del 2017, ma è ormai quasi praticamente assodato che stiamo vivendo l'anno più caldo di sempre, perlomeno da quando viene tenuta traccia delle temperature globali. I nuovi dati rilasciati dall'autorevole Goddard Institute for Space Studies (GISS) della NASA, del resto, parlano chiarissimo: lo scorso mese di luglio è stato il più caldo degli ultimi 137 anni, cioè proprio da quando viene misurato questo parametro a livello planetario. La temperatura è stata di 0,83° centigradi superiore alla media, dunque di un +0,1° centigrado rispetto al luglio del 2016, considerato l'anno del riscaldamento globale e quello che ha fatto segnare buona parte dei record negativi su questo discusso fronte.

Illustrazione di GISS/NASA
Illustrazione di GISS/NASA

I dati del GISS sono stati ottenuti da ben 6.300 stazioni meteorologiche sparse per tutto il mondo, accompagnati da quelli registrati da boe e navi da ricerca scientifica. Dalla mappa rilasciata dalla NASA, nella quale si evince un innalzamento sensibile soprattutto in Antartide, Australia e Asia centrale, soltanto pochissime regioni sono rimaste fuori dall'analisi, che si è avvantaggiata anche di un aggiornamento tecnologico. Il dataset Extended Reconstructed Sea Surface Temperature (ERSST) è infatti passato dalla versione v4 a quella v5.

Illustrazione di GISS/NASA
Illustrazione di GISS/NASA

Le previsioni pessimistiche degli scienziati per il 2017 stanno dunque trovando piena conferma mese dopo mese, e non dovremo stupirci se anche agosto “conquisterà” il medesimo primato di luglio. Sebbene gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici stiano avendo l'impatto maggiore ai poli, con temperature letteralmente impazzite (come i +30° centigradi di media registrati a novembre 2016 nell'Artico) e uno scioglimento dei ghiacci senza precedenti, stiamo iniziando a vivere fenomeni preoccupanti anche nel nostro Paese. Siccità, danni incalcolabili all'agricoltura, incendi fuori controllo – molto spesso agevolati dalla mano dell'uomo – e laghi in crisi idrica come quello di Bracciano sono solo alcune delle conseguenze dei cambiamenti climatici. Entro la fine del secolo, anche a causa della crescita demografica e all'innalzamento del livello dei mari, sono tuttavia previsti effetti devastanti e drammatici su scala globale.

[Illustrazione di avtar]

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