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A febbraio 2022 primo lancio verso la Luna della missione Artemis: l’annuncio della NASA

La NASA ha annunciato che la navetta spaziale Orion è stata montata sul razzo lanciatore Space Launch System (SLS), un passo fondamentale per il ritorno dell’uomo sulla Luna. Nei prossimi mesi verranno condotti molteplici test e, se tutto andrà secondo i piani, a febbraio del 2022 sarà lanciata la prima missione senza equipaggio attorno alla Luna, Artemis 1.
A cura di Andrea Centini
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La navetta Orion. Credit: NASA
La navetta Orion. Credit: NASA

La NASA ha annunciato che prevede di lanciare una missione senza equipaggio attorno alla Luna a febbraio del 2022. Sarà la pietra miliare del programma Artemis, quello che punta a riportare l'uomo sulla Luna, ma stavolta per restarci. L'obiettivo dell'agenzia aerospaziale americana, infatti, non è solo quello di compiere passeggiate sulla regolite lunare e raccogliere campioni, come avvenuto ai tempi delle prime missioni Apollo, ma anche di costruire vere e proprie basi sopra o sotto la superficie. Grazie ad esse e all'estrazione di materiali in loco, come l'acqua, in futuro potremmo raggiungere più agevolmente Marte, che al momento è il traguardo più ambizioso e significativo per l'esplorazione spaziale umana.

Come comunicato dalla NASA, la navicella spaziale Orion è stata fissata in cima al gigantesco razzo lanciatore Space Launch System (SLS), uno step fondamentale per la riconquista della Luna. Ora saranno condotti molteplici test per assicurarsi che tutti i sistemi funzionino a dovere; se così fosse, a febbraio del prossimo anno verrà dato il via libera ad Artemis 1, la prima missione senza equipaggio attorno alla Luna del nuovo programma spaziale. La riuscita di questo volo sperimentale “aprirà la strada a un futuro test di volo con l'equipaggio, prima che la NASA stabilisca una cadenza regolare di missioni più complesse con astronauti sulla Luna sotto Artemis”, ha dichiarato l'agenzia americana. In base alla tabella di marcia, la prima missione umana sulla Luna (Artemis 2) dovrebbe avere luogo entro il 2024, sebbene problematiche sorte con le tute spaziali potrebbero portare a un posticipo. Durante questo storico ritorno sul satellite della Terra ci sarà il primo allunaggio di una donna e di una persona nera, come specificato in passato dalla NASA.

L'aggancio della navetta Orion al colossale razzo SLS da 98 metri, erede spirituale del Saturn V utilizzato nelle missioni Apollo, è stato accolto con grande entusiasmo, anche alla luce dei mesi di ritardo accumulati nei test. “È difficile esprimere a parole cosa significhi questo traguardo, non solo per noi qui dell'Exploration Ground Systems, ma per tutte le persone incredibilmente talentuose che hanno lavorato così duramente per aiutarci ad arrivare a questo punto”, ha dichiarato in un comunicato stampa il dottor Mike Bolger, responsabile del programma Exploration Ground Systems della NASA. “Il nostro team ha dimostrato un'enorme dedizione preparandosi per il lancio di Artemis I. Anche se c'è ancora del lavoro da fare per arrivare al lancio, con continui test integrati e Wet Dress Rehearsal, vedere l'SLS completamente montato è sicuramente una gratificazione per tutti noi”, ha aggiunto Bolger.

Nel mese di gennaio il razzo verrà trasferito sulla piattaforma di lancio 39B del Kennedy Space Center per un test di prova generale, cui seguirà il lancio vero e proprio il mese successivo. Se tutto dovesse andar bene, il 12 febbraio sarebbe la prima data utile e il 27 l'ultima in quel mese, poi si dovrà passare a marzo o ad aprile in caso di problemi. Come specificato dal dottor Mike Sarafin, responsabile della missione di Artemis 1, i periodi di lancio dipendono dalle meccaniche orbitali e dalla posizione relativa della Terra rispetto alla Luna. La missione dovrebbe durare tra le quattro e le sei settimane, in base alle stime della NASA. Durante il volo della capsula Orion saranno rilasciati anche diversi piccoli satelliti.

Nei prossimi mesi verranno eseguite continue simulazioni di lancio, fino a quando non potremo assistere allo storico lift-off che segnerà l'arrivo di una nuova epoca d'oro per l'esplorazione spaziale. Lo Space Launch System (SLS) è infatti progettato non solo per riportare gli uomini sulla Luna, ma anche sul Pianeta Rosso e oltre. Nel frattempo le compagnie aerospaziali private – soprattutto la SpaceX di Elon Musk – continuano a lavorare alacremente per il turismo spaziale, gettando anch'esse le basi per lo sbarco su Marte. Se tutto andrà secondo i piani, si ritiene che il primo uomo sul Pianeta Rosso possa arrivare entro gli anni '30, sebbene ci sia ancora molto scetticismo al riguardo.

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