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Covid 19

Quanto è sicuro il vaccino Covid nelle donne in gravidanza e allattamento

Quali sono i rischi della vaccinazione per le donne che aspettano o allattano un bambino? E quelli dell’infezione da coronavirus? I dati oggi disponibili lasciano ben pochi dubbi sui vantaggi dell’immunizzazione per le neo/future mamme ma il fatto che questa popolazione non sia stata inizialmente inserita nei trial clinici di fase 3 ha generato confusione su questo tema, producendo in molti casi una percezione sbagliata della vaccinazione.
A cura di Valeria Aiello
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L’infezione da coronavirus Sars-Cov-2 può rivelarsi una malattia potenzialmente molto grave per alcune categorie di persone. Tra queste, le donne in gravidanza che, in caso di Covid-19, sono esposte a un rischio significativamente maggiore di prognosi negative ed esiti infausti. Questo aumento della pericolosità è stato attentamente valutato in molteplici ricerche condotte durante la pandemia, incluso un ampio studio internazionale (Villar J et al. JAMA Pediatrics 2021) che nelle donne in gravidanza che contraggono l’infezione ha rilevato un rischio di morte 20 volte più alto rispetto alle donne incinte non infette, oltre a una maggiore probabilità di cure in terapia intensiva, parto pretermine e complicanze della gestazione, come la preeclampsia.

I vaccini Covid in gravidanza e allattamento

Nonostante le palesi evidenze relative ai rischi dell’infezione per le donne che aspettano un bambino, le informazioni a supporto della somministrazione dei vaccini durante la gestazione non sono state veicolate in maniera esplicita, tanto che le neo/future mamme spesso non sanno bene come comportarsi. Ne parlavamo anche qui, sottolineando come nel corso delle prime sperimentazioni sui sieri anti-Covid, il fatto che le donne in gravidanza non siano state inserite nei trial clinici di terza fase abbia generato confusione su questo tema, producendo in molti casi una percezione sbagliata della vaccinazione in questa popolazione.

Questo problema si è tuttavia risolto grazie all’esperienza accumulata in questi mesi che, unita ai dati preclinici, ha mostrato chiaramente come i vaccini a mRNA (Pfizer e Moderna) siano assolutamente efficaci e sicuri sia per le donne in gravidanza sia per le donne che allattano. Uno studio, in particolare, pubblicato da un team di ricerca statunitense (Collier AY et al. JAMA 2021) ha evidenziato una robusta risposta immunitaria nelle donne incinte e in allattamento, che si traduce in un trasferimento di anticorpi protettivi al neonato (immunizzazione passiva). “D’altro canto, i vaccini a vettore adenovirale (la tecnologia alla base dei sieri Astrazeneca e Johnson & Johnson, ndr) sono stati già utilizzati in gravidanza senza problemi, e questo già di per sé è una rassicurazione” ha recentemente sottolineato Anna Franca Cavaliere, direttrice dell’UOC di Ginecologia e ostetricia dell’Ospedale Santo Stefano di Prato-Usl Toscana Centro e docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.

A precisare come la vaccinazione in gravidanza sia ormai offerta di routine in Paesi Ue come Belgio e Irlanda, ma anche in Israele e negli Stati Uniti, diverse società scientifiche italiane – la SIP (Società italiana di Pediatria), la SIGO (Società italiana di Ginecologia e Ostretricia), la AOGOI (Associazione Ostetrici, Ginecologi ospedalieri italiani), la AGUI (Associazione Ginecologi universitari italiani, la SIMP (Società italiana di Medicina perinatale), la AGITE (Associazione Ginecologi territoriali) e la ESPNIC (Società europea di Rianimazione pediatrica e neonatale) – che in un appello al Ministero della Salute e a tutte le istituzioni hanno chiesto che per le donne in gravidanza e allattamento “sia promossa il più possibile la vaccinazione” e che “si instauri un coordinamento centralizzato, con in altri Paesi europei, al fine di evitare disparità a livello locale e regionale”, oltre a fare appello affinché “l’informazione su questi temi sia veicolata in maniera scientificamente valida e con adeguata competenza specialistica”.

Le società scientifiche ricordano come i dati ad oggi disponibili non abbiano indicato alcun problema di sicurezza specifico dei vaccini nelle donne in gravidanza né alcun effetto teratogeno (malformazioni del feto) in donne vaccinate durante la gestazione, così come non esistono contrindicazioni diverse per questa popolazione: “Il vaccino – evidenziano – non influisce sulla fertilità della donna”.

Come detto, gli studi hanno chiaramente mostrato che gli anticorpi indotti dalla vaccinazione passano nel sangue fetale attraverso la placenta e poi nel latte materno, proteggendo così neonati e lattanti dal rischio di infezione. Una possibilità, quella della trasmissione del virus dalla madre infetta al neonato che, sebbene accada raramente, può causare casi di Covid-19 neonatale anche gravi.

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