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Covid 19

Oltre cento visoni infettati dal coronavirus fuggiti dagli allevamenti danesi

Il responsabile della Danish Veterinary and Food Administration, il dottor Sten Mortensen, ha dichiarato al Guardian che oltre cento visoni contagiati dal coronavirus SARS-CoV-2 sono fuggiti dagli allevamenti danesi, dove è in corso un vero e proprio sterminio. Ecco perché c’è preoccupazione per questa fuga.
A cura di Andrea Centini
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Oltre 100 visoni infettati dal coronavirus SARS-CoV-2 sono fuggiti dagli allevamenti danesi dove è in corso una massiccia operazione di abbattimento. Questa fuga potrebbe permettere la diffusione del patogeno agli esemplari selvatici e anche in altre specie, dando vita a nuovi, potenziali serbatoi di virus, che a loro volta, attraverso le mutazioni, potrebbero innescare future pandemie di COVID-19 non controllabili, se non addirittura a una temuta panzoozia, come descritto dalla virologa di fama internazionale Ilaria Capua e dalla collega Capua e dalla sua collega Rania Gollakner nell'articolo “Is COVID-19 the first pandemic that evolvesinto a panzootic?” pubblicato sulla rivista Rapid Communication.

Per comprendere meglio cosa sta accadendo dobbiamo fare un passo indietro. Fra gli animali che vengono infettati in modo efficace dal coronavirus SARS-CoV-2 vi sono i mustelidi, una famiglia di mammiferi carnivori della quale fanno parte i furetti, le donnole, i tassi, le puzzole e appunto i visoni. Questi ultimi sono balzati agli onori della cronaca internazionale poiché moltissimi esemplari sono rimasti contagiati negli allevamenti-lager, dove ancora oggi vengono imprigionati e uccisi per farne pellicce. A infettarli i lavoratori positivi degli impianti. A causa dell'estrema vicinanza degli esemplari, condannati a una vita d'inferno dentro gabbie sovraffollate, il virus ha iniziato a circolare con una rapidità disarmante, fino a quando non è ripassato all'uomo, compiendo un salto “di ritorno” che ha preoccupato e sta preoccupando moltissimo gli esperti. Il rischio maggiore è infatti quello dell'emersione di mutazioni che potrebbero rendere inefficaci vaccini. Un ceppo chiamato C5 e rilevato in alcuni dei lavoratori contagiati dai visoni ha già dimostrato di avere una ridotta sensibilità agli anticorpi.

Per impedire che il virus continuasse a circolare e mutare tra questi sfortunati animali, il governo danese ha deciso di sterminare tutti e 17 i milioni di esemplari rinchiusi negli allevamenti del Paese nordeuropeo. Misure analoghe con centinaia di migliaia di capi abbattuti sono state prese nei Paesi Bassi, negli Stati Uniti, in Spagna e recentemente anche in Italia. Al momento, come riporta il Guardian, sono stati uccisi 10 milioni dei 17 previsti in Danimarca. Ma come affermato al giornale britannico dal dottor Sten Mortensen, a capo della ricerca veterinaria presso la Danish Veterinary and Food Administration, ogni anno riescono a fuggire migliaia di esemplari dagli allevamenti. Gli scienziati stimano che il 5 percento di quelli fuggiti quest'anno (oltre cento) sia contagiato dal coronavirus SARS-CoV-2.

Come indicato, c'è il rischio che questi esemplari possano trasferire il virus ad altri animali in natura e dar vita a un nuovo serbatoio, pronto a esplodere con nuove mutazioni e tornare nuovamente all'uomo. I visoni fortunatamente conducono perlopiù una vita solitaria, ha spiegato l'esperto al Guardian, pertanto il rischio che possano trasmettere il coronavirus ad altri visoni è basso. Tuttavia attraverso le feci o la predazione da parte di altri animali questo salto di specie potrebbe comunque verificarsi, e non va assolutamente sottovalutato. Con gli animali in fuga (totalmente innocenti e scampati a un vero e proprio massacro) ormai non si può fare nulla; l'unica speranza è che non abbiano il tempo di trasmettere il virus ad altri esemplari e innescare la miccia di un nuovo, pericoloso serbatoio per la COVID-19. Ma nel caso in cui dovesse verificarsi questo drammatico scenario ci sarebbe solo e soltanto un responsabile da biasimare: l'uomo, con la sua avidità e mancanza di rispetto per la vita delle altre creature che popolano il pianeta. Del resto, invece di pensare a chiudere per sempre questi allevamenti disumani, come sta avvenendo nei Paesi Bassi, si sta sviluppando un vaccino anti COVID per visoni, per poter continuare a farne pellicce.

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