88 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Nata la prima bimba con tre genitori: ha il DNA di mamma, papà e donatrice

È venuta alla luce lo scorso 5 gennaio in una clinica di Kiev ed è in perfetta salute. La piccola è nata grazie a una controversa tecnica sperimentale, usata per la prima volta per contrastare problemi di fertilità.
A cura di Andrea Centini
88 CONDIVISIONI
neonato cover

Nella clinica Nadiya di Kiev (Ucraina), grazie a una tecnica altamente sperimentale è nata la prima bambina con tre differenti genitori; la donatrice dell'ovulo e una giovane coppia con problemi di concepimento. La tecnica, conosciuta col nome di Spindle Nu    clear Transfer, era già balzata agli onori della cronaca nel recente passato, principalmente a causa delle questioni etiche sollevate, tuttavia secondo i ricercatori che l'hanno messa a punto essa rappresenta una delle migliori soluzioni per superare determinate patologie ereditarie.

Il primo caso seguito dai media fu quello del piccolo Abrahim Hassan, nato in Messico il 6 aprile 2016, per il quale la tecnica venne utilizzata per evitare che gli venisse trasmessa dalla madre la sindrome di Leigh o encefalomiopatia necrotizzante infantile subacuta, una gravissima patologia che porta alla morte del bambino nel giro di un paio di anni. La possibilità di aggirare gravi malattie legate al DNA mitocondriale della madre è il motivo per cui, lo scorso dicembre, l'ente indipendente britannico Human Fertilisation and Embryology Authority (Hfea) ne ha approvato l'utilizzo.

Il nuovo caso registrato in Ucraina è peculiare per due ragioni: il primo risiede nel fatto che la tecnica sia stata utilizzata per superare problemi di fertilità e non gravi patologie ereditarie; la seconda, quella che sta sollevando maggiori perplessità, è che si tratta di una bambina e non di un bambino. Poiché il DNA mitocondriale si eredita solo dalla madre, eventuali mutazioni innescate nel processo della Spindle Nuclear Transfer potrebbero essere estremamente dannose per i figli delle donne concepite in quel modo, un rischio che alcuni studiosi ritengono troppo alto. Il direttore della clinica che ha eseguito il programma, il dottor Valeri Zukin, ha tuttavia spiegato che in base ai numerosi test effettuati si tratta di una tecnica sì sperimentale, ma assolutamente sicura. A marzo è prevista la nascita di un altro bambino con la medesima tecnica.

[Foto di PublicDomainPictures]

88 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views