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Missile lanciato contro la Iss? Si tratta del rilascio di un mini-satellite

Gli unici nemici di cui gli astronauti della Iss devono preoccuparsi sono i detriti spaziali.
A cura di Juanne Pili
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Ormai la Stazione spaziale internazionale (Iss) sta diventando una movida orbitante, questo stando alla narrazione a cui certi tabloid ci hanno abituato. Stavolta si parla di guerra spaziale mediante veri e propri missili.

La Iss sotto attacco. Recentemente ci eravamo occupati dei sedicenti Ufo della Iss,  anche in collaborazione con l’esperto di bufale ufologiche Scott Brando (Ufoofinterest) il cui lavoro è noto anche all'estero. Secondo non meglio precisati esperti un recente filmato – caratterizzato dalla bassa risoluzione – mostrerebbe un’arma spaziale orbitale lanciata contro la Iss, la quale evidentemente sarebbe rimasta illesa. Tra gli esperti citati soprattutto Awakened2Truth. Dietro questo pseudonimo sembrano nascondersi per lo più dei devoti religiosi, come si può evincere dando un’occhiata al loro canale YouTube.

Analisi fotografica.  Dalla analisi fotografica di Scott Brando possiamo evincere di cosa si tratta realmente, scoprendo che il principio di funzionamento effettivamente potrebbe essere usato in una guerra spaziale, infatti le armi da fuoco che funzionano nell’atmosfera terrestre non potrebbero funzionare in maniera efficace nello spazio. Parliamo di armi cinetiche.  Data l’assenza di attrito ed un diverso modo di intendere la gravità, ragionando sulla base di orbite, tornerebbe a contare l’importanza di saper scagliare delle masse come fossero dardi o macigni medievali, magari con un aspetto più futuristico ed elegante.

Le missioni Cubesat. Quindi la Iss è sotto attacco? No, quel che si vede soprattutto a partire dal minuto 59:00 non è altro che una serie di Cubesat lanciati mediante uno Small satellite orbital deployer.  Il dardo in questione non è un’arma sparata da un non meglio precisato nemico, bensì una sorta di pacco postale, ad essere spedito non è altro che un satellite in miniatura.  Il primo impiego di questa tecnologia risale al febbraio dell’anno scorso. Le missioni Cubesat coinvolgono diverse università americane.  Questi nano-satelliti a forma di cubo – di appena quattro pollici per lato – pesano meno di tre chili. Ci aiuteranno a capire meglio come si è formato il Sistema solare e verranno coinvolti in altre missioni scientifiche.

Niente panico, per il momento i nostri astronauti sono salvi, ma un nemico esiste davvero ed è costituito da una vera e propria "arma cinetica": i detriti spaziali.

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