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Ufo spiano la Stazione spaziale? No, ecco perché

Periodicamente ragazzini muniti di smartphone riescono ad ottenere l’attenzione della stampa: ecco l’ennesimo “Ufo” della Iss.
A cura di Juanne Pili
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Credit: Scott Brando.
Credit: Scott Brando.

Uno strano oggetto si aggira vicino alla Iss (Stazione Spaziale Internazionale) ed è proprio uno streaming della Nasa a immortalarlo.

Il fenomeno è abbastanza vecchio. Il ventenne Jadon Beeson non perde tempo e fotografa l’Ufo col suo smartphone, il che contribuisce non poco ad accendere la fantasia dei surfisti della Rete, ch’è come sempre inversamente proporzionale alla qualità delle immagini condivise. Esistono dei precedenti, come l’Ufo avvistato vicino alla Iss nel dicembre scorso. Lo fa notare stamane con un tweet dietro nostra segnalazione il collega Scott Brando, debunker specializzato in bufale ufologiche, il quale si era occupato di un precedente caso analogo.

L’Ufo di Scott Kelly. Anche in questo caso sono i maggiori portali inglesi a dare visibilità a questi presunti avvistamenti, usando materiale liberamente fruibile che gli stessi astronauti della Stazione spaziale forniscono, spesso mediante banali tweet. Come intuibile queste immagini sono correlate da diverse fonti luminose – sia naturali che artificiali – tutto questo però sfugge dal contesto agli occhi di molti utenti, i quali attraverso Internet possono generare in maniera più o meno consapevole dei veri e propri fenomeni virali. Così l’astronauta Scott Kelly si trova a sua insaputa autore di un avvistamento ufologico. La sua foto condivisa su twitter scatena la fantasia della stampa britannica fino a raggiungere siti e pagine Facebook; gli italiani non sono da meno.

L’avvistamento “non dichiarato” di Kelly ha una spiegazione molto semplice. E’ sufficiente prendere in esame le precedenti foto da lui pubblicate e confrontarle tra loro per ricostruirne il contesto: qui si trova la soluzione del “mistero”. L’oggetto, rappresentato da una "misteriosa luce" (in alto a destra nella foto) non è in movimento ed situata in una struttura della Stazione spaziale. E’ sufficiente confrontare quella “incriminata” con un’altra scattata dallo stesso punto con illuminazione diversa – dovuta alla posizione della Iss rispetto al Sole – per capire di che si tratta in realtà (vedi animazione).

Basta schiarire l'immagine... (@ufoofinterest.org).
Basta schiarire l'immagine… (@ufoofinterest.org).

Il tutto sembrava corroborato dalle successive dichiarazioni di Olivia D'Souza su Twitter . Si sarebbe trattato insomma del dispositivo esterno alla Iss, indispensabile per la registrazione di filmati ad alta risoluzione mediante il sistema HDEV (High Definition Earth Viewing). Invece le cose stanno in maniera un po’ diversa, come spiegato successivamente su Forbes.  Scopriamo così che si tratta di un hardware poco distante: il DLWS (Destiny Lab Window Shutter).

Cosa ha fotografato Jadon Beeson? Il cerchio si restringe. Tutto fa pensare la foto condivisa recentemente, tranne che ad una tecnologia aliena. Come spiegato già nel suo tweet da Scott Brando è plausibile che si tratti di un riflesso della lente del dispositivo, visibile non a caso in diverse ore sempre nella stessa posizione. Nessun alieno sta spiando la Stazione internazionale dunque, almeno per il momento.

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