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Mezzora di svapo con la sigaretta elettronica aumenta fino a 4 volte lo stress ossidativo cellulare

Un team di ricerca della Scuola di Medicina dell’Università della California di Los Angeles (UCLA) ha determinato che usare una sigaretta elettronica per mezzora può far aumentare lo stress ossidativo cellulare fino a quattro volte. Questa condizione, che favorisce il danneggiamento delle cellule da parte dei radicali liberi, può catalizzare il rischio di malattie e l’invecchiamento precoce.
A cura di Andrea Centini
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Che il fumo faccia male alla salute è ormai acclarato da migliaia di articoli scientifici; solo pochi e accaniti fumatori continuano a credere del contrario. Per quanto concerne le sigarette elettroniche, a causa della breve permanenza sul mercato, gli studi non sono ancora conclusivi, ciò nonostante sempre più indagini stanno evidenziando che, in linea di principio, non siamo affatto innanzi a un'alternativa “sicura” al tabacco. Ciò ovviamente non significa mettere i due prodotti sullo stesso piano di nocività, ma il fatto che uno faccia (molto) male non determina automaticamente che l'altro sia privo di rischi. A dimostrarlo un nuovo studio, nel quale è stato determinato che solo una mezzora di svapo è sufficiente a far aumentare fino a quattro volte il livello di stress ossidativo delle cellule, una condizione che potrebbe innescare serie conseguenze a lungo termine.

A determinare l'impatto negativo delle sigarette elettroniche sullo stress ossidativo cellulare è stato un team di ricerca americano guidato da scienziati della Divisione di Malattie infettive della Scuola di Medicina “David Geffen” dell'Università della California di Los Angeles (UCLA), che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi della Divisione di Cardiologia. I ricercatori, coordinati dalla dottoressa Holly Middlekauff, docente di Cardiologia e Fisiologia presso il Dipartimento di Medicina dell'ateneo statunitense, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver condotto un esperimento con fumatori, non fumatori e “svapatori”. Gli scienziati ne hanno selezionati 32 con un'età compresa tra i 21 e i 33 anni: 11 non fumatori, nove col vizio del tabacco e 12 utilizzatori abituali di sigarette elettroniche.

Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a una sessione di svapo per mezzora, ma sia prima che dopo a ciascun volontario sono stati fatti dei prelievi per analizzare le cellule immunitarie. Mettendole a confronto è stato osservato che, nei non fumatori, dopo l'uso della sigarette elettronica lo stress ossidativo delle cellule è aumentato dalle due alle quattro volte. Nei fumatori e negli svapatori abituali non sono stati osservati cambiamenti significativi, poiché secondo gli studiosi “probabilmente” avevano già di base uno stress ossidativo delle cellule molto alto. Ma cos'è esattamente questo stress ossidativo? Come sottolineato dagli scienziati americani, questa condizione si determina quando c'è un disequilibrio tra i radicali liberi e gli antiossidanti che li combattono. I radicali liberi sono molecole in grado di danneggiare le proteine, il DNA, le cellule e i tessuti, catalizzando il rischio di patologie e l'invecchiamento precoce. “Nel tempo, questo squilibrio può svolgere un ruolo significativo nel causare determinate malattie, comprese le malattie cardiovascolari, polmonari e neurologiche, nonché il cancro”, ha dichiarato la dottoressa Middlekauff in un comunicato stampa.

Uno degli aspetti più interessanti della ricerca è che lo stesso test di mezzora è stato effettuato con sigarette elettroniche finte o anche soffiando in cannucce vuote; in queste condizioni non è stato osservato l'incremento dello stress ossidativo, pertanto devono essere coinvolte una o più sostanze o aromi contenuti nelle e-cig. Potrebbe essere la nicotina, ma per ora gli scienziati non ne hanno certezza. “Siamo stati sorpresi dalla gravità degli effetti che una sessione di svapo può avere su persone giovani e in salute”, ha dichiarato la dottoressa Middlekauff. “Questa breve sessione di svapo non è stata dissimile da ciò che potrebbero sperimentare a una festa, ma gli effetti sono stati drammatici”, ha aggiunto la scienziata. "Mentre c'è la percezione che le sigarette elettroniche siano più sicure delle sigarette di tabacco, questi risultati mostrano chiaramente e definitivamente che non esiste un livello sicuro di svapo. I risultati sono chiari, inequivocabili e preoccupanti", ha concluso la scienziata.

A preoccupare gli esperti il fatto che sempre più adolescenti e giovani adulti decidono di svapare negli Stati Uniti (2020); sono risultati essere ben 1 su 3 in un sondaggio condotto nel 2020. Recentemente le sigarette elettroniche sono state associate alle disabilità cognitive, ad alterazioni dei batteri orali, a lesioni polmonari e a una severa malattia polmonare. I dettagli della ricerca “Association of 1 Vaping Session With Cellular Oxidative Stress in Otherwise Healthy Young People With No History of Smoking or Vaping – A Randomized Clinical Crossover Trial” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica JAMA Pediatrics.

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