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La tempesta solare si abbatte su Ison, la cometa di Natale

Per la cometa che prometteva di essere visibile anche di giorno i brillamenti solari potrebbero risultare fatali. Così come accadde a Encke, la coda potrebbe essere spazzata via. Intanto si fa vedere anche Lovejoy.
A cura di Redazione Scienze
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La cometa Ison ripresa dal telescopio Hubble.
La cometa Ison ripresa dal telescopio Hubble.

Per questo Natale bisognerà forse rinunciare a quello che prometteva d'essere l'elemento più affascinante della scenografia natalizia: la cometa Ison. Questo corpo celeste, che tra oggi e domani raggiungerà il punto di maggiore vicinanza al Sole (il cosiddetto "perielio"), sta perdendo luminosità più di quanto ci si potesse attendere. Il 28 novembre Ison raggiungerà dunque il vertice delle propria parabola, apprestandosi così a raggiungere il punto di maggiore vicinanza alla Terra a fine dicembre. Peccato che per allora la sua massa sarà fortemente ridotta oltre le attese degli specialisti, tanto più che in queste ore la cometa si trova a dover affrontare una tempesta solare ad una distanza di poco più di un milioni di chilometri dalla superficie della nostra stella. Nel 2007 la cometa Encke perse la propria coda a causa di una tempesta solare più debole di quella che probabilmente travolgerà Ison e trovandosi 30 volte più lontano dal Sole.

Quando Encke perse la coda
Quando Encke perse la coda
Lovely verso il sole a dicembre 2011.
Lovely verso il sole a dicembre 2011.

Nel frattempo la cometa Lovejoy è già visibile con un piccolo telescopio. Il 27 novembre 2011 arrivò ad appena 140.000 km dal Sole, una vicinanza tale da far supporre che lì si sarebbe spenta. Invece riemerse inaspettatamente e sta tornando in questi giorni più luminosa di come ci aveva lasciati. Se la tempesta solare dovesse ulteriormente indebolire Ison, Lovejoy potrebbe definitivamente rubare la scena natalizia. Secondo Gianluca Masi, astrofisico responsabile del Virtual Telescope e curatore scientifico del Planetario di Roma, bisognerà attendere ancora per poter prevedere il destino di Ison "oltanto la sua evoluzione nelle prossime 24 ore potrà dirci qualcosa di più". Nel frattempo, seguita Masi, Lovejoy "è lanciata al massimo, al punto che potrebbe rubare la scena alla Ison. ‘Si può osservare abbastanza bene fin da adesso, anche con un piccolo telescopio".

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