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La NASA si sbagliava, l’asteroide Fetonte è più grande di quanto pensassimo: e quindi?

Grazie al recente passaggio ravvicinato, i ricercatori dell’Osservatorio di Arecibo hanno raccolto nuove informazioni sull’asteroide 3200 Phaethon. È più lungo di un chilometro, ha forma sferica e una profonda depressione vicino all’equatore.
A cura di Andrea Centini
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L'asteroide 3200 Phaethon, Fetonte nel nostro idioma, ha una forma sferica e una lunghezza di 6 chilometri, uno in più rispetto alle stime precedenti. Si tratta di un dato interessante poiché l'oggetto celeste in questione è classificato dalla NASA come PHA (Potentially Hazardous Asteroid), ovvero un asteroide potenzialmente pericoloso per la Terra. La sua orbita, infatti, intercetta quella terrestre, e in futuro non si può escludere un possibile, catastrofico impatto con il nostro pianeta. Le dimensioni sono del resto considerevoli, e potrebbero provocare danni ingentissimi in caso di collisione. Fortunatamente le orbite di 3200 Phaethon sono ben conosciute e regolari, e per almeno i prossimi 400 anni non corriamo alcun pericolo.

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I nuovi dati sull'asteroide sono stati raccolti tra il 15 e il 19 dicembre di quest'anno dall'Osservatorio di Arecibo (Porto Rico), il più potente radar per studi astronomici al mondo. I ricercatori hanno sfruttato il recente passaggio ravvicinato di 3200 Phaethon, che alle 22 del 16 dicembre è transitato a 10 milioni di chilometri di distanza dalla Terra. Dovremmo attendere il 2093 per un flyby più vicino di questo. Oltre alla maggiore lunghezza dell'asteroide, grazie a una risoluzione di 75 metri per pixel i ricercatori hanno scoperto una profonda depressione di alcune centinaia di metri all'altezza dell'equatore, inoltre è stata individuata una curiosa macchia scura nei pressi di un polo.

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“Queste nuove osservazioni di Phaethon mostrano che potrebbe essere simile alla forma dell'asteroide Bennu, l'obiettivo della sonda OSIRIS-REx della NASA, ma più di 1.000 Bennu potrebbero accomodarsi all'interno di Phaethon”, ha sottolineato il dottor Patrick Taylor, leader del gruppo di ricerca Planetary Radar presso l'Osservatorio di Arecibo. “La macchia scura potrebbe essere un cratere o qualche altra depressione topografica che non riflette l'immagine radar sulla Terra”, ha aggiunto lo studioso.

I ricercatori hanno rischiato seriamente di non ottenere questi nuovi dati a causa del passaggio dell'uragano Maria, che nei mesi scorsi ha provocato ingenti danni all'isola di Porto Rico. L'Osservatorio ha subito danni minori, ma è rimasto offline diverso tempo prima di tornare operativo, giusto in tempo per cogliere il passaggio di 3200 Phaethon. Grazie alle sue specifiche, il telescopio di Arecibo è una delle punte di diamante nel Sistema di difesa planetario contro la minaccia degli oggetti potenzialmente pericolosi.

[Credit: Arecibo Observatory/NASA/NSF]

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