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Juice Plus, i rischi per la salute di una dieta ‘in capsule’: cosa c’è di vero e falso

È davvero possibile seguire un regime alimentare sano ed equilibrato, conservando la linea, partecipando al business multi-livello della Juice Plus? L’azienda americana propone da anni sostituti del pasto e integratori vitaminici che sarebbero utili allo scopo. Peccato che non lo abbiano mai dimostrato con studi seri.
A cura di Juanne Pili
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Il fenomeno JuicePlus+ riguarda il già ben noto e discusso commercio multi-livello, dove come in una sorta di gioco di ruolo i venditori si trasformano anche in reclutatori di altri colleghi, i quali a loro volta sono anche un po’ clienti del prodotto da piazzare. Sui limiti di questo genere di sistemi e i vari accorgimenti da adottare si è espresso anche il Centro Europeo Consumatori (Cec). Non poche perplessità sono sorte anche riguardo i metodi utilizzati dalla Juice Plus. Ma quel che interessa a noi è la reale efficacia dei suoi prodotti a livello prettamente scientifico. Anche in questo frangente i dubbi abbondano. Si parla di veri e propri programmi alimentari diffusi da promotori online privi di competenze in ambito nutrizionale. Vengono vantate proprietà dietetiche, sul sistema circolatorio e immunitario, menzionando anche studi a supporto non meglio identificati.

Quali studi supporterebbero i prodotti Juice Plus?

Juice plus è una azienda americana che ha preso piede in almeno venti paesi, tra cui l’Italia. Propone cibi a base proteica e integratori multi-vitaminici. I prezzi non sono proprio modici. Sette barattoli di capsule “Miscela bacche” o “Miscela verdure” possono arrivare a costare 319 euro. Seguono anche vari integratori ai vari gusti, come cioccolato o vaniglia, e varie minestre vegetali. Tali prodotti vengono promossi anche in diverse bacheche su Facebook dai coach dell’azienda, con post conditi da perle motivazionali dal retrogusto New age. Tutto questo comunica che con tali prodotti non solo si dimagrisce, ma è possibile anche avere facili guadagni, promuovendoli a nuovi clienti, improvvisandosi magari nutrizionisti. Juice plus infatti prevede l’adesione ad un vero e proprio programma alimentare denominato “rieducazione all’alimentazione”. Non si parla solo di dimagrire ma anche di migliorare il sistema circolatorio e immunitario. Si citano anche presunti studi sul Dna e sul cancro a supporto dell’efficacia del loro programma alimentare. Effettivamente si può trovare una ricerca condotta nel 2011. Ma c’è un problema: come si può leggere nei ringraziamenti finali si tratta proprio di uno studio condotto con prodotti forniti dalla Juice Plus.

Integratori vitaminici e proprietà antiossidanti

Ma è proprio dando un’occhiata ai valori nutrizionali delle etichette dei loro integratori che ci accorgiamo della loro irrilevanza nell’apporto vitaminico promesso. Se teniamo infatti conto del fabbisogno giornaliero di vitamine questi prodotti non riuscirebbero a coprirne nemmeno 1/4. Si citano anche varie ed eventuali proprietà antiossidanti e la presenza di folati, che come sappiamo sono pericolosi o terapeutici a seconda della tesi salutista che si preferisce seguire. Ma la stessa utilità degli integratori multi-vitaminici è stata messa in discussione da studi ben più robusti. Questi infatti hanno ragion d’essere in determinate situazioni in cui sussiste davvero una carenza, si tratta di casi che dovrebbero essere trattati da medici e specialisti, quali nutrizionisti e dietologi.

Perdere peso con integratori e minestre?

Tutto parte dall’assunto di dover consumare cinque porzioni al giorno di frutta e verdura. Non essendo facile seguire questa regola senza intoppi Juice Plus promette di venirci incontro coi suoi “sostitutivi del pasto” e “integratori vitaminici”. Ma gli integratori non bastano. I coach dell’azienda raccomandano infatti un “percorso detox di due settimane”. Insomma, bisogna anche assumere le loro barrette, frullati e zuppe in polvere, queste “forniscono un mix ottimale di carboidrati, proteine, grassi, fibre alimentari, sali minerali e vitamine”. Ricordiamo che questi coach sono promotori che vantano le proprietà di questi prodotti alla luce di supposte esperienze personali, senza avere le competenze necessarie alla promozione di un determinato regime alimentare, il quale così come presentato e alla luce del reale apporto nutrizionale leggibile nelle etichette è in contrasto con le linee guida per una sana alimentazione, così come elencate dall’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran).

Finora nessuno studio ha dimostrato che la somministrazione dei singoli componenti sotto forma di integratori possa dare gli stessi effetti benefici che sono associati all’ingestione di frutta e vegetali.

Quindi a meno che non siate astronauti in orbita nello Spazio, i cibi reali – proprio quelli “naturali” – restano imprescindibili per una dieta sana, anche quando vogliamo perdere peso, senza pagare pegno in salute; mentre i prodotti sintetici lasciano il tempo che trovano, a meno che non si stia seguendo una determinata terapia, motivata da condizioni fisiche, come nel caso della dieta chetogenica. Si tratta però di eccezioni che solo medici e nutrizionisti possono accertare.

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