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Giove e Venere sono pronti per incontrarsi

I due Pianeti sono in rotta di collisione… Naturalmente apparente!
A cura di Nadia Vitali
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Tra qualche giorno gli appassionati di meraviglie spaziali potranno godersi uno spettacolo imperdibile: come vi avevamo già annunciato tempo fa, Giove e Venere viaggiano l'uno in direzione dell'altro, in una rotta di collisione che è soltanto il frutto di una illusione ottica determinata dalle reciproche posizioni dei due oggetti e della Terra nello spazio.

Spettacolo ad occhio nudo

Vera o falsa che sia, comunque, la bellezza è garantita: Giove e Venere si fanno già notare da diverso tempo, risplendendo chiarissimi nella volta celeste immediatamente dopo il tramonto. Spettacolo per tutti, dato che non occorre nessuno strumento per vederlo ma è sufficiente attendere il calare del Sole. A quel punto guardate verso il cielo: noterete un primo punto, il più brillante dopo la Luna, e saprete che si tratta di Venere; Giove è un po' meno luminoso.

Minima distanza

I due corpi celesti appaiono come progressivamente più vicini, in preparazione per un appuntamento che avverrà il 30 giugno: allora raggiungeranno la minima distanza che sarà pari a circa la metà dell'apparente diametro della Luna piena. Niente più che un gioco prospettico nella Costellazione del Leone, dato che i due Pianeti si tengono a debita distanza l'uno dall'altro: Giove a circa 780 milioni di chilometri dal Sole, Venere ad "appena" 108 milioni di chilometri dalla Stella, con un atmosfera che per composizione e densità crea un potente effetto serra che fa di Venere il Pianeta più caldo del Sistema Solare.

Congiunzioni storiche

Una congiunzione planetaria non può passare inosservata e, presumibilmente, attirava l'attenzione degli uomini delle antiche civiltà che scrutavano i cieli a caccia di segnali. Secondo un'interpretazione del Vangelo avanzata da alcuni studiosi, l'oggetto celeste che avrebbe guidato i Magi dall'Oriente fino a Betlemme sarebbe stato proprio una congiunzione, la cui straordinaria brillantezza sarebbe stata interpretata come un segno di un evento eccezionale in corso. Anche in quel caso il Gigante Gassoso era coinvolto, ma assieme a Marte e Mercurio: questa volta, invece, gli toccherà baciare Venere, il Pianeta tanto bello e luminoso da essere soprannominato Stella del mattino o Stella della sera.

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