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Finestrino aperto sulla Stazione spaziale? Ci credono solo i terrapiattisti

In una immagine subito rilanciata dai complottisti si vedrebbe un finestrino della Iss aperto. Si tratterebbe quindi della prova che le missioni nello Spazio sono inventate. Ma la spiegazione è molto più semplice.
A cura di Juanne Pili
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Diversi guru teorici della Terra piatta si stanno concentrando recentemente su presunte anomalie nei filmati della Iss (Stazione spaziale internazionale), alcuni elementi a loro avviso dimostrerebbero che le agenzie spaziali vogliono tenerci nascosta la vera forma del nostro pianeta, simulando le missioni spaziali. Ce n'eravamo occupati in precedenza riguardo alla presenza di presunte truppe oscure riflesse sui caschi degli astronauti, in missione fuori dalla stazione spaziale. Recentemente un'altra "anomalia" su uno dei finestrini della Iss ha riscosso un discreto interesse tra gli amanti delle tesi terrapiattiste. Effettivamente in una immagine scattata dagli astronauti nella cupola panoramica della stazione spaziale, possiamo vedere che il secondo finestrino da destra sembra proprio aperto.

Il complotto degli astronauti distratti. Non è la prima volta che le immagini delle agenzie spaziali vengono ripescate dai teorici di complotto per sostenere le loro idee, in special modo certi ufologi che trovano tutt'oggi spazio in diversi tabloid, nonostante le spiegazioni dei fenomeni presi in considerazione siano molto banali, specialmente per chi si intende di fotografia. Tutto ruota attorno allo schema narrativo degli "astronauti distratti", o più ingenerale nell'incredibile mancanza di attenzione, da parte di agenti che invece sarebbero capaci di farci credere che la Terra è sferica, o che sulla Luna ci siamo andati davvero.

Cosa stiamo vedendo realmente?

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Possiamo subito notare che il finestrino incriminato potrebbe sembrare aperto per il semplice fatto che è l'unico a non presentare aloni. Vediamo però anche una sorta di "copri-finestrino". I teorici della Terra piatta potrebbero obiettare che anche questa è solo una interpretazione. Così abbiamo fatto una cosa che i terrapiattisti scordano spesso di fare: consultare degli esperti. Grazie alla redazione di AstronautiNEWS non solo abbiamo avuto conferma del fatto che stiamo vedendo solo un copri-finestrino aperto, ma abbiamo anche un contesto ben preciso che ci svela come mai è stato montato lì e quale doveva essere lo scopo originario.

Una cupola sotto attacco

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La stessa protezione è visibile in una immagine scattata da Samantha Cristoforetti. In una fase iniziale avevamo ipotizzato che si trattasse dei postumi di una riparazione, non è la prima volta infatti che la Iss ha dovuto cambiare un finestrino della cupola. Tim Peake ingegnere di volo della missione Expedition 47, lo aveva documentato a suo tempo con una foto molto suggestiva. La spiegazione è molto semplice: detriti spaziali. Tutte le missioni ne producono e ne sono minacciate. In generale il problema dei "rifiuti spaziali" è da tenere sempre in considerazione in tutte le missioni in orbita.

Mistero risolto

Nel 2016 fu realizzato il documentario "A Beautiful Planet", con tecnologia Imax. Protagonista indiscussa la Stazione spaziale. Per la sua realizzazione sono state apportate apposite apparecchiature. Ed è questo particolare a svelare il mistero del "finestrino aperto", come ci spiegano gli autori di AstronautiNEWS:

Si tratta probabilmente di uno schermo portato in orbita per girare un documentario IMAX, installato di fronte alla finestra allo scopo di non danneggiare i vetri operando con la ingombrante telecamera IMAX, e probabilmente ora usato come generica protezione. Si notano meglio i pannelli scorrevoli aperti nella foto che hai inviato, a risoluzione più alta.

Da un lato sappiamo da precedenti riparazioni documentate che dimenticare un finestrino aperto nello Spazio non è mai una buona idea; dall'altro abbiamo il contesto più che spiegherebbe quel particolare "copri-finestrino". L'opzione delle missioni spaziali realizzate in set cinematografici invece ci sembra decisamente più improbabile, anche se il "cinema" in qualche modo potrebbe c'entrare lo stesso.

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