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Confezioni e cibo industriale sono pericolosi per i bimbi: rischio cancro e infertilità

I pediatri dell’American Academy of Pediatrics, una grande associazione di medici statunitensi, ha lanciato l’allarme sui pericoli legati a bisfenolo A, ftalati, PFAS e altri agenti chimici introdotti in confezioni alimentari e cibi industriali. Influenzano il sistema endocrino e rappresentano un serio rischio soprattutto per i bambini.
A cura di Andrea Centini
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Additivi, conservanti e agenti chimici utilizzati nelle confezioni alimentari e nel cibo possono rappresentare una seria minaccia per la salute, in particolar modo per quella dei bambini. A lanciare l'allarme la American Academy of Pediatrics (AAP), una grande associazione di pediatri americani (coinvolge circa 70mila professionisti) che ha puntato il dito contro il governo degli Stati Uniti e soprattutto contro la Food And Drug Administration (FDA), l'ente federale statunitense preposto alla regolamentazione di farmaci, alimenti e terapie sperimentali. Secondo i pediatri, chi dovrebbe verificare la sicurezza di queste sostanze ha un atteggiamento troppo lassista, mettendo in pericolo la salute dei consumatori.

Le principali sostanze messe nel mirino dalla AAP sono gli interferenti o perturbatori endocrini (endocrine disrupting compounds – EDC), composti in grado di influenzare la naturale funzionalità degli ormoni. Proprio per questa ragione si ritiene possano avere effetti drammatici per neonati, bambini e adolescenti, in piena fase di sviluppo. Non a caso il rischio più elevato degli EDC è per la fertilità, ma non se ne sottovaluta nemmeno il potenziale profilo cancerogeno, come emerso da alcune ricerche. Gli esperti della AAP hanno citato il famigerato Bisfenolo A o BPA, la cui pericolosità per la salute umana è stata riconosciuta nel giugno 2017 dall'Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa); gli ftalati utilizzati come agenti plastificanti e le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), diventate un vero e proprio caso in Veneto, poiché riscontrate in concentrazioni elevatissime nel sangue di alcuni cittadini. Sono agenti chimici che hanno avuto – e hanno tuttora – un largo uso in molteplici prodotti, in particolar modo nel rivestimento di contenitori alimentari, come pellicole antiaderenti per le padelle e via discorrendo.

Se in Europa ci sono leggi sempre più stringenti volte a proteggere la salute dei cittadini da questi cosiddetti inquinanti emergenti, negli USA i nuovi additivi, i conservanti e gli agenti chimici per confezioni e alimenti sono sottoposti al cosiddetto GRAS (Generally Recognized as Safe). Si tratta di una designazione che per la maggior parte dei casi viene fatta dalle stesse società produttrici o da consulenti pagati, dimostrando un evidente conflitto di interessi. È in pratica una sorta di ‘autocertificazione di sicurezza' accettata dalla FDA senza ulteriori controlli, ed è proprio per questo che l'associazione dei pediatri si è scagliata contro l'ente governativo (e il governo stesso). Fra l'altro l'FDA non ha nemmeno l'autorità per condurre indagini sulle sostanze già immesse sul mercato, rendendo i rischi ancora maggiori.

Gli esperti della AAP hanno dunque deciso di realizzare un apposito documento per indirizzare i cittadini verso un consumo più consapevole, nella speranza che presto venga fatta una completa revisione delle procedure di controllo su queste sostanze, con test specifici e approfonditi.

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