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Allarme ghiaccio ai minimi storici: la situazione non era così grave da migliaia di anni

Gli ultimi rilievi satellitari indicano che l’estensione dei ghiacciai ai due poli non sia mai stata così bassa nel corso degli ultimi millenni. Responsabili il riscaldamento globale e fenomeni naturali.
A cura di Andrea Centini
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ghiaccio cover

I satelliti del National Snow & Ice Data Center (NSIDC) il 12 gennaio hanno registrato un nuovo record negativo per l'estensione del ghiaccio sul nostro pianeta: Artide ed Antartide non ne avevano mai avuto così poco da quando sono iniziati i rilievi satellitari, negli anni '70 del secolo scorso. Non solo. Secondo i glaciologi che monitorano costantemente la salute della Terra, sarebbero millenni che non si registrava un calo di questa portata. I grafici estrapolati dai dati parlano chiarissimo, e il trend di record negativi registrati soprattutto negli ultimi mesi sono un campanello d'allarme che non può passare inascoltato.

In rosso, il crollo dell'estensione dei ghiacci misurato nei primi giorni del 2017
In rosso il crollo dell'estensione dei ghiacci misurato nei primi giorni del 2017

Le cause sono un mix micidiale di fattori antropici e naturali che impattano in maniera differente ai due poli. La calotta glaciale dell'Artide, che in questo momento si trova in inverno, a causa del gelo innescato dalla costante assenza di luce dovrebbe essere in fase di accrescimento, ma con le temperature record registrate quest'anno, che in alcuni casi hanno toccato una media incredibile di + 30° centigradi, mostra invece una riduzione. Qui gli effetti del riscaldamento globale sono molto più intensi, e la temperatura sta aumentando a una velocità che è doppia o addirittura tripla rispetto al resto del pianeta. Le sferzanti ondate di aria calda stanno inoltre facendo scivolare quella fredda verso il Nord Europa e l'Asia, costringendo intere popolazioni a combattere con inverni rigidissimi.

La situazione in Antartide non è migliore, tanto che alcune crepe di decine di chilometri hanno obbligato i ricercatori del British Antartic Survey a chiudere e trasferire la stazione scientifica Halley VI. Il ghiaccio si sta sciogliendo a un ritmo molto più sostenuto di quel che dovrebbe, tuttavia in questo caso i principali responsabili non sono i cambiamenti climatici, ma l'indebolimento dei venti che spirano su tutta l'area meridionale del globo. Da quando sono iniziati i rilievi satellitari, il ghiaccio marino antartico in media si è leggermente accresciuto, ma per gli scienziati si tratta di ‘rimbalzi' verso un inevitabile tracollo, come quelli compiuti da una palla che rotola rovinosamente dal fianco di una montagna.

[Foto di unsplash]

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