50 anni dallo sbarco sulla Luna: i mezzi che hanno fatto la storia delle missioni Apollo
Conquistare la Luna ha richiesto somme di denaro ingentissime, soprattutto per progettare e costruire le macchine – considerate ancora oggi veri e propri prodigi dell'ingegno umano – che hanno permesso a 12 astronauti statunitensi di “passeggiare” sulla regolite lunare. Dal colossale razzo Saturn V al rover lunare inaugurato con l'Apollo 15, tutti questi mezzi hanno lasciato una firma indelebile nella storia dell'esplorazione spaziale. Ecco un elenco di quelli più iconici legati missioni Apollo.
Il razzo Saturn V
Per portare l'uomo sulla Luna serviva un razzo lanciatore dalle capacità e dalla stazza eccezionali, così, dopo il celebre discorso di Kennedy (25 maggio 1961) nel quale si annunciava la conquista del satellite entro la fine del decennio, la NASA iniziò a mettere a punto il progetto per una macchina colossale. Fondamentale fu la figura dell'ingegnere tedesco naturalizzato statunitense Wernher von Braun; fu infatti l'artefice dei famigerati razzi V2 della Germania nazista, ma dopo essersi consegnato agli americani diventò un pioniere del programma spaziale NASA. L'annuncio dello sviluppo del Saturn C-5 (poi divenuto Saturn V) fu dato nel gennaio del 1962, e il primo del programma Apollo fu lanciato solo nel 1967 in seno alla missione Apollo 4 (senza equipaggio). Il razzo Saturn V, la macchina più imponente ad aver mai volato, è alla base di tutte le missioni degli allunaggi e non ha mai fallito. Era alto circa 110 metri e aveva un peso di oltre 3mila tonnellate a pieno carico. Era composto da tre stadi e i suoi motori erano così potenti da essere rilevati da tutti i sismografi degli USA durante un decollo. Nessuno poteva trovarsi a meno di 3 km di distanza dal sito del lancio, sia per il rumore assordante che per il rischio di essere colpiti dai detriti generati dalla spinta. Il propellente del primo stadio era composto da cherosene, mentre gli altri utilizzavano idrogeno liquido. Poteva portare 140 tonnellate in orbita. Il razzo più potente odierno, il Falcon Heavy, è alto 70 metri e può trasportare poco più di 63 tonnellate in orbita. Gli americani stanno progettando l'erede del Saturn V, l'SLS, che riporterà l'uomo sulla Luna e sarà alla base della conquista di Marte.
Il Modulo di comando e servizio Apollo – CSM
Il Modulo di comando e servizio Apollo o Apollo command and service module (CSM) era il cuore della navetta Apollo, al centro delle omonime missioni lunari della NASA. Come suggerisce il nome, era suddivisa in due parti: il modulo di comando dalla forma conica, quello che rientrava sulla Terra con i tre membri dell'equipaggio, e il modulo di servizio legato a propulsione ed energia. L'altra componente chiave della navetta Apollo era il modulo lunare (LEM), il lander per l'allunaggio. Il modulo di comando aveva un diametro massimo di quasi 4 metri ed era caratterizzato da uno spesso scudo termico, che doveva proteggere gli astronauti dalle altissime temperature durante il rientro atmosferico. Una volta penetrato nell'atmosfera terrestre il modulo liberava tre paracadute, necessari per adagiarsi dolcemente in mare. Il modulo di servizio, dove erano alloggiate anche le celle a combustibile per fornire energia, aveva una forma cilindrica e veniva sganciato poco prima del rientro in atmosfera.
Il Modulo Lunare Apollo – LEM
Il Modulo Lunare Apollo o LEM era il lander per l'allunaggio della navetta Apollo. Ad oggi è l'unico mezzo ad aver portato l'uomo sulla Luna. Alto 7 metri, aveva una forma che ricordava vagamente quella di un ragno. Era composto da due stadi (uno di discesa e uno di ascesa) che permettevano a due membri dell'equipaggio della navetta Apollo di separarsi dal modulo di comando e servizio, allunare, permettere la permanenza sulla Luna per ben 75 ore e poi ripartire – abbandonando lo stadio di discesa – per riagganciarsi al CSM. Ne sono stati costruiti 15 e sei hanno toccato il suolo lunare. Nella missione Apollo 13, resa celebre dal blockbuster hollywoodiano con Tom Hanks, il modulo lunare ha rappresentato la chiave per la sopravvivenza dell'equipaggio in seguito a un grave incidente. Al suo interno venivano caricati gli esperimenti scientifici da lasciare sulla Luna e i campioni di roccia raccolti dagli astronauti.
Il rover lunare – LRV
Il rover lunare era un veicolo elettrico con quattro ruote motrici che poteva essere guidato dagli astronauti. Permetteva spostamenti rapidi e il trasporto più efficace di campioni di roccia al Modulo Lunare Apollo. Esordì la prima volta il 31 luglio 1971 in seno alla missione Apollo 15, ma venne riutilizzato anche nelle successive Apollo 16 e Apollo 17. Andava a una velocità massima di 13 chilometri orari, ma considerando la bassa gravità sulla Luna gli astronauti andavano molto più cauti. Aveva un motore elettrico perché quello a scoppio – basato sulla presenza dell'ossigeno – non poteva funzionare sulla Luna. Il primo LRV aveva una targa simile a quella delle auto.
[Foto credit: NASA]