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Vedova nera australiana uccide un velenosissimo serpente bruno orientale per divorarlo

Una donna australiana che lavora in un vigneto ha fotografato un ragno dalla schiena rossa (o vedova nera australiana) mentre cattura e uccide un giovane esemplare di serpente bruno orientale, considerato il secondo serpente più velenoso al mondo. Gli enzimi digestivi presenti nel veleno neurotossico dell’aracnide trasformano i tessuti interni della preda in una poltiglia che può essere succhiata.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Robyn McLennan
Credit: Robyn McLennan

Una femmina adulta di ragno dalla schiena rossa (Latrodectus hasseltii) è riuscita a catturare e uccidere un giovane esemplare di serpente bruno orientale (Pseudonaja textilis), considerato uno dei rettili più velenosi e letali del pianeta. Il macabro scontro tra le due creature si è verificato in un vigneto australiano di Gapsted Wines, nello Stato di Victoria. Le immagini dell'aracnide intento a preparare la sua abbondante "cena" sono state immortalate da Robyn McLennan, una donna che lavora nell'azienda agricola. Dopo averle pubblicate sulla pagina facebook “Field Naturalists Club of Victoria” hanno fatto rapidamente il giro del mondo, conquistando migliaia di "Mi Piace" e condivisioni.

Vedova nera. Il ragno dalla schiena rossa protagonista dell'insolito banchetto appartiene al genere Latrodectus, quello delle famigerate vedove nere; è infatti comunemente conosciuto col nome di vedova nera australiana. La femmina di questa specie raggiunge al massimo un centimetro di lunghezza ed è caratterizzata da un'ampia striatura rossa nella parte superiore dell'opistosoma (la vedova nera mediterranea ha invece 13 macchioline dello stesso colore). Si nutre normalmente di insetti ed altri invertebrati, ma sono stati documentati attacchi anche a lucertole, serpenti e persino piccoli mammiferi come topi. Il piccolo ragno riesce a uccidere prede di dimensioni molto più grandi grazie al potentissimo veleno neurotossico, ma anche alla particolare ragnatela che secerne, ricca di goccioline appiccicosissime che rendono praticamente impossibile la fuga. La femmina morde ripetutamente la vittima, e quando smette di dimenarsi la racchiude in un bozzolo. Il giovane serpente bruno orientale, dopo la morte, è stato appeso al ramo di una vite e il ragno se ne ciberà a lungo.

Un lauto banchetto. Ma come fa un ragno così piccolo a mangiare un serpente molto più grande? Il segreto è negli enzimi digestivi che l'aracnide rilascia nel corpo della vittima dopo i morsi. Il veleno è infatti così potente che scioglie i tessuti interni della preda, trasformandoli in una poltiglia che può essere succhiata comodamente. In pratica, il protagonista di questi scatti si è preparato una sostaziosa zuppa di serpente. Il veleno delle femmine di ragno dalla schiena rossa è pericoloso anche per l'uomo ed è responsabile del cosiddetto latrodectismo, la sindrome causata dal composto neurotossico. Dolore intenso, nausea, crampi muscolari, vertigini, tremori, ansia e tachicardia sono tra le conseguenze più comuni, ma possono svilupparsi anche a complicanze severe, come aborti spontanei, erezioni prolungate e dolorose (priapismo), insufficienza renale acuta, shock anafilattico, coma e morte. Il morso della femmina di vedova nera australiana è particolarmente pericoloso per bambini, donne incinte, anziani e persone debilitate. Il maschio, più piccolo e di colore marroncino, si ritiene non sia in grado di pungere un uomo poiché di dimensioni troppo contenute. Recentemente una gigantesca tarantola è stata filmata mentre cattura e uccide un opossum in una foresta peruviana.

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