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Tarantola gigante cattura e uccide un opossum: la scena “da incubo” filmata in Perù

Un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dell’Università del Michigan (Stati Uniti) ha documentato per la prima volta l’aggressione di una gigantesca tarantola ai danni di un giovane opossum. Il mammifero, più grande dell’aracnide, ha resistito una trentina di secondi prima di soccombere al potente veleno.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Maggie Grundler
Credit: Maggie Grundler

Una gigantesca tarantola del genere Pamphobeteus è stata immortalata mentre cattura e uccide un giovane opossum (Marmosops sp.), una specie di mammifero che vive nella foresta pluviale amazzonica. L'eccezionale documento filmato, che vi sconsigliamo di vedere se siete aracnofobici o facilmente impressionabili, è stato registrato di notte da Maggie Grundler, la sorella del ricercatore Michael Grundler dell'Università del Michigan (Stati Uniti), che era in zona assieme ad altri scienziati per studiare i rapporti di predazione che intercorrono tra artropodi (come grande ragni e centopiedi) e piccoli vertebrati.

Ricerca sul campo. Da diversi anni gli studiosi del Dipartimento di Ecologia e Biologia Evoluzionistica dell'ateneo americano si recano alla stazione biologica di Los Amigos nella remota regione Madre de Dios (Perù sudorientale) per studiare la complessa biodiversità della foresta pluviale. A partire dal 2008, assieme ai colleghi dell'Università Nazionale di San Agustín, del Museo di Storia Naturale dell'Università di San Marcos, dell'Università di Berkley e di altri istituti peruviani e statunitensi, hanno iniziato a documentare diversi attacchi da parte di artropodi nei confronti dei vertebrati. Nell'area vivono 90 specie di rettili e 85 specie di anfibi; proprio questi ultimi sono stati più soggetti alla predazione degli invertebrati. Nella maggior parte dei casi sono stati i grandi ragni migalomorfi a uccidere rane e rospi, ma in una occasione gli scienziati hanno osservato il banchetto di un centopiedi. Dai dati raccolti sul campo, questi rapporti di predazione sarebbero molto più incisivi sul tasso di mortalità dei vertebrati di quanto sostenuto in precedenza.

Credit: Mark Cowan/Amphibian & Reptile Conservation
Credit: Mark Cowan/Amphibian & Reptile Conservation

La cattura dell'opossum. L'evento più incredibile, filmato per la prima volta in assoluto, è stato quello dell'attacco della tarantola al giovane opossum. Gli scienziati sono stati richiamati dal rumore tra le foglie, e quando sono andati a controllare hanno trovato il ragno sopra al mammifero, mentre provava a liberarsi con le ultime forze rimastegli. Ha scalciato debolmente per un trentina di secondi, poi il veleno dell'aracnide ha fatto effetto e il mammifero ha smesso di dimenarsi. La tarantola, che era grande quanto un piatto da cucina, lo ha trascinato sotto la fitta vegetazione per divorarlo. “Eravamo piuttosto estasiati e scioccati, e non potevamo davvero credere a quello che stavamo vedendo”, ha dichiarato  il dottor Grundler . “Sapevamo che stavamo assistendo a qualcosa di veramente speciale, ma non eravamo consapevoli che fosse la prima osservazione di questo genere”, ha aggiunto lo studioso, che ha contattato un esperto di migalomorfi per accertarsi dell'unicità dell'evento. Del resto in Amazzonia le tarantole uccidono anche uccelli, pesci e altri vertebrati, benché la loro dieta sia costituita principalmente da insetti.

Strana amicizia. Oltre agli eventi predatori, Grundler e colleghi hanno documentato anche una peculiare collaborazione tra un'altra grossa tarantola del genere Pamphobeteus e un'unica specie di rana (tutte le altre vengono catturate per essere mangiate). L'anfibio ottiene dalla tarantola avanzi di cibo e protezione, mentre la tarantola, permettendo alla rana di accedere alla sua tana e di divorare formiche e insetti "ladri di uova", protegge la sua prole. I dettagli su queste interazioni tra artopodi e vertebrati nella foresta pluviale amazzonica sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Amphibian and Reptile Conservation.

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