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Covid 19

Un composto nel tè verde è un promettente farmaco anti Covid

Grazie a un programma informatico supportato dall’intelligenza artificiale, un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dell’Università di Swansea ha identificato un promettente composto anti Covid nel tè verde: il gallocatecolo o gallocatechina. In screening virtuali ha ottenuto un elevato punteggio nell’inibizione del coronavirus SARS-CoV-2.
A cura di Andrea Centini
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Col passare del tempo conosciamo sempre meglio il coronavirus SARS-CoV-2 e l'infezione da esso provocata (la COVID-19), tuttavia, pur essendo già disponibili vaccini altamente efficaci, lo stesso non si può dire per farmaci in grado di combattere la malattia, in particolar modo nella sua forma severa. Ad oggi i principi attivi che hanno offerto i migliori risultati sono i corticosteroidi alla stregua del desametasone, che ha dimostrato di abbattere la mortalità del 30 percento. Ma ovviamente non basta, pertanto medici e scienziati sono continuamente alla ricerca di nuovi e promettenti medicinali – soprattutto antivirali – che possano contrastare il patogeno pandemico. Le indagini coinvolgono molteplici composti, sia già approvati per altre condizioni che sperimentali e inediti. Molti sono ottenuti da prodotti naturali e fra essi uno dei più promettenti in assoluto si trova nel té verde, avendo dimostrato spiccata capacità inibitoria in indagini virtuali.

A scoprire che nel tè verde è presente un principio attivo potenzialmente molto efficace contro il coronavirus SARS-CoV-2 è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dell'Università di Swansea, Regno Unito, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Laboratorio di ricerca di modellazione e sintesi molecolare Amrita (AMMAS) e del Dipartimento di chimica farmaceutica, del TIFAC CORE in Herbal Drugs e del Dipartimento di Farmacologia presso il JSS College of Pharmacy della JSS Academy of Higher Education & Research di Ooty, India. Gli scienziati, coordinati dal professor Suresh Mohankumar, hanno identificato il composto grazie a un programma informatico supportato dall'intelligenza artificiale, che ha analizzato a fondo una libreria di farmaci derivati da prodotti naturali di origine vegetale (fitochimici) che avevano già dimostrato una significativa efficacia antivirale contro altri coronavirus.

Dei 132 composti analizzati, sottoposti a screening virtuale sulla base delle capacità di colpire uno specifico bersaglio sul SARS-CoV-2 (la proteasi principale), ne sono stati identificati sei molto promettenti. Uno di essi, sottoposto a ulteriori test contro altri obiettivi sensibili del virus, ha dimostrato i punteggi più elevati in assoluto nella capacità inibitoria: si tratta del gallocatecolo o gallocatechina (GC), un composto che si trova naturalmente nel tè verde. “Il composto che il nostro modello prevede sia più attivo è la gallocatechina, che è presente nel tè verde e potrebbe essere prontamente disponibile, accessibile e conveniente. Ora sono necessarie ulteriori indagini per dimostrare se può essere clinicamente efficace e sicuro nel prevenire o curare la COVID-19”, ha dichiarato in un comunicato stampa il professor Mohankumar, aggiungendo che si tratta di uno studio preliminare e dunque ancora ben lontano dalla sperimentazione clinica.

“Questa è una ricerca affascinante e dimostra che i prodotti naturali rimangono un'importante fonte di composti nella lotta contro le malattie infettive. Sono anche molto lieto di vedere che questa collaborazione di ricerca internazionale continua anche ora che il dottor Mohankumar è entrato a far parte del team di Farmacia”, ha commentato il professor Andrew Morris, a capo del Dipartimento di Farmacologia dell'ateneo britannico. I dettagli della ricerca “Identification of (2R,3R)-2-(3,4-dihydroxyphenyl)chroman-3-yl-3,4,5-trihydroxy benzoate as multiple inhibitors of SARS-CoV-2 targets; a systematic molecular modelling approach” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata RSC Advances.

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