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Un asteroide grande come un palazzo sfiorerà la Terra nel 2082: cosa rischiamo

Grazie al Gran Telescopio Canarias (GTC) gli scienziati dell’Instituto de Astrofísica de Canarias (IAC) hanno calcolato che l’asteroide 2019 DS1 passerà a soli 165mila chilometri dalla Terra il 26 febbraio del 2082. Il rischio di impatto è ancora molto basso, tuttavia si tratta di un oggetto potenzialmente pericoloso da tenere sotto stretta osservazione.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Bibbi228
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Il 26 febbraio 2082 l'asteroide 2019 DS1 passerà a una distanza di soli 165 mila chilometri dalla Terra, cioè a meno della metà di quella che ci separa mediamente dalla Luna. Ad annunciarlo gli scienziati dell'Instituto de Astrofísica de Canarias (IAC), che hanno utilizzato il Gran Telescopio Canarias (GTC) sull'isola di La Palma per studiare il “sasso spaziale”. Lo strumento, un telescopio riflettore con uno specchio di oltre 10 metri, recentemente è stato integrato nel programma di Difesa Planetaria dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), e viene così sfruttato anche per monitorare gli oggetti potenzialmente pericolosi, tra i quali è incluso anche 2019 DS1.

Pericolo impatto. L'asteroide, che ha un diametro stimato tra i 20 e i 40 metri, al momento ha un rischio di impatto col nostro pianeta piuttosto basso, stimato nell'1,5 per mille, tuttavia la sua traiettoria può variare nel tempo, dunque gli scienziati devono monitorarlo costantemente. 2019 DS1 fu scoperto il 28 febbraio 2019 in seno al programma di ricerca Catalina Sky Survey a circa un milione di chilometri dalla Terra, mentre si allontanava rapidamente da noi. Tornerà a farci visita in futuro, fino al delicato passaggio del 2082.

I rischi. Il sasso spaziale ha dimensioni relativamente contenute, ma nel caso in cui dovesse colpire un centro abitato innescherebbe effetti catastrofici. Potrebbe infatti sprigionare un'energia pari a mille volte quella della bomba atomica esplosa su Hiroshima, causando danni devastanti per migliaia di ettari. L'effetto potrebbe essere paragonabile all'evento di Tunguska, l'impatto di un asteroide di dimensioni simili che nel 1908 rase al suolo una vastissima foresta siberiana. Molto dipenderebbe dall'angolo di entrata nell'atmosfera terrestre e dalla velocità dell'oggetto; nel caso in cui dovesse esplodere molto alto nell'atmosfera, infatti, avrebbe un effetto paragonabile a quello della “meteora di Cheljabinsk”, che nel 2013 provocò il ferimento di mille persone e causò danni in un'area molto ampia.

L'importanza del monitoraggio. “Seguire questi asteroidi è di fondamentale importanza per il programma di Difesa Planetaria. L'individuazione precoce di un possibile impatto ci permetterebbe di adottare le misure necessarie per evitarlo o per minimizzarne gli effetti”, ha dichiarato la dottoressa Julia de León, Principal Investigator del Solar System Group presso l'Instituto de Astrofísica de Canarias. Recentemente gli scienziati dell'ESA e della NASA hanno simulato l'impatto di un grosso asteroide sulla Terra per verificare le nostre capacità di difenderci da una simile catastrofe; l'esperimento ha dimostrato che non siamo ancora in grado di evitare un disastro, dato che la città di New York è stata distrutta da un frammento di 50-80 metri, sopravvissuto alla deviazione dell'oggetto celeste colpito da tre sonde.

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