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Trump vuole disboscare la più grande foresta degli USA per costruire strade, miniere e industrie

Secondo quanto riportato dal Washington Post e dalla CNN, negli scorsi giorni Trump ha dato mandato al segretario dell’agricoltura di riattivare le concessioni e cancellare le restrizioni sul disboscamento della Tongass National Forest, una delle più importanti foreste del Pianeta. Il presidente americano vorrebbe mettere mano anche alla legge che impedisce di costruire strade, miniere e industrie nelle maestose foreste americane.
A cura di Andrea Centini
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Il presidente americano Donald Trump ha intenzione di cancellare le restrizioni sullo sfruttamento della meravigliosa Tongass National Forest, al fine di promuovere la costruzione di miniere, strade e industrie per la produzione di energia. In altri termini, vuole avviare un sistematico disboscamento del paradiso verde immerso nel cuore dell'Alaska sudorientale, per generare profitto e far "macinare" l'economia a stelle strisce vecchia scuola.

Mondo perduto. La Tongass National Forest non solo è la più grande foresta degli Stati Uniti – si estende per circa 70mila chilometri quadrati -, ma è anche una delle più vaste, incontaminate e importanti foreste pluviali temperate dell'intero Pianeta. Al suo interno si trovano spettacolari quanto maestosi alberi secolari, isole, molteplici biomi – compresi fiordi glaciali – e una biodiversità ricchissima, caratterizzata anche da specie endemiche e minacciate di estinzione. Per la sua estensione la Tongass National Forest è considerata uno dei pilastri contro i cambiamenti climatici; può infatti assorbire enormi quantitativi di anidride carbonica (CO2), il più diffuso dei gas serra prodotto dalle attività umane e principale catalizzatore del riscaldamento globale.

Abbattere le restrizioni. A causa dell'importanza di questo "polmone verde" della Terra, venti anni fa furono emanate severe restrizioni per diminuire l'opera di deforestazione, dopo decenni di sfruttamento costante e sconsiderato. Ma in base a quanto riportato dal Washington Post e dalla CNN il 27 agosto Donald Trump avrebbe dato mandato al segretario dell'agricoltura Sonny Perdue di far ripartire le concessioni – e dunque il disboscamento – nella Tongass National Forest. Fino a metà dell'immensa foresta potrebbe essere interessata dal progetto distruttivo voluto dal 45esimo presidente degli Stati Uniti, legato alla cancellazione delle restrizioni su taglio e trasporto del legname (molte delle quali volute da Bill Clinton).

Foresta in pericolo. Oltre ad allentare le restrizioni, Trump attraverso il Forest Service vorrebbe mettere mano al Roadless Rule, una legge-scudo che impedisce di costruire strade nelle foreste americane e avviare al loro interno progetti industriali. Abbattendo questa legge, nella Tongass National Forest potrebbero essere costruite nuove strade, miniere e impianti per produrre energia. Il progetto di Trump appare dunque del tutto anacronistico, in un momento storico in cui le foreste vanno in fiamme (non solo l'Amazzonia) e i ghiacciai si sciolgono a ritmi sempre più preoccupanti. Senza contare che proprio l'Alaska è stata recentemente investita da incendi devastanti.

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