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Troppa carne fa male alla salute, nuova conferma: rischio morte precoce +23%

Analizzando i dati di oltre 2.600 uomini tra i 42 e i 60 anni, ricercatori dell’Università della Finlandia Orientale hanno determinato che mangiare 200 grammi di proteine animali e più ogni giorno aumenta il rischio di morte precoce del 23 percento. I risultati dello studio confermano quelli di numerose altre indagini che hanno fatto emergere i rischi associati alla carne.
A cura di Andrea Centini
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Seguire una dieta ricca di proteine animali non fa bene alla salute e aumenta il rischio di morte prematura. La nuova conferma arriva da uno studio guidato da scienziati dell'Istituto di Salute Pubblica e Nutrizione Clinica presso l'Università della Finlandia Orientale di Kuopio. Gli scienziati, coordinati dal professor Jyrki K. Virtanen, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver analizzato i dati di 2.641 uomini tra i 42 e i 60 di età coinvolti nello studio KIHD (Kuopio Ischemic Heart Disease Risk Factor Study), contattati tra il 1984 e il 1989 e seguiti nei decenni successivi.

Dieta squilibrata. Virtanen e colleghi hanno documentato le abitudini alimentari di tutti i partecipanti – seguiti per un periodo di follow-up medio di venti anni – e associato il consumo delle proteine col rischio di morte, verificato grazie ai dati del registro nazionale “Statistics Finland”. Incrociando tutti i dati è emerso che gli uomini che mangiavano più di 200 grammi di proteine animali al giorno (soprattutto carne rossa) avevano il 23 percento in più di rischio di morte precoce rispetto a chi ne mangiava meno di 100 grammi e aveva una dieta più equilibrata, con apporto di proteine vegetali. Gli scienziati hanno anche rilevato che le diete più ricche di proteine in generale (sia animali che vegetali) erano associate a un maggior rischio di morte negli uomini in cui erano state diagnosticate diverse malattie, come quelle cardiovascolari, il diabete di tipo 2 e il cancro. Gli scienziati hanno sottolineato che questi risultati non dovrebbero essere generalizzati, in particolar modo per la popolazione anziana, nella quale l'apporto di proteine molto spesso è inferiore a quella raccomandata.

Conferme. I risultati dello studio finlandese, pubblicati sull'autorevole rivista scientifica American Journal of Clinical Nutrition, giungono dopo quelli di numerose altre indagini che hanno messo nel mirino la carne rossa, in particolar modo quella lavorata e gli insaccati. Recentemente in un articolo pubblicato sul British Medical Journal e condotto sui dati di oltre 500mila persone è emerso che più carne si mangia e maggiore è il rischio di morire per nove malattie, come quelle cardiovascolari, le patologie renali, respiratorie, epatiche e l'Alzheimer. Da un'altra ricerca guidata da scienziati del Lerner Research Institute presso la Cleveland Clinic è emerso che mangiare troppa carne rossa fa accumulare nel nostro organismo la TMAO (trimetilammina N-ossido), un sottoprodotto della digestione batterica di carnitina, colina e lecitina che è in grado di catalizzare il rischio di gravi eventi cardiovascolari come ictus e infarto.

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