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Test del sangue diagnostica 10 tipi di tumore prima dei sintomi: cos’è la biopsia liquida

Ricercatori americani dell’Università di Stanford hanno messo a punto un esame del sangue che diagnostica vari tipi di tumore prima dell’esordio dei sintomi. La biopsia liquida, questo il nome del test, rintraccia la ‘firma molecolare’ rilasciata in circolo dalle cellule cancerose. L’accuratezza arriva fino al 90% per alcune neoplasie, come per quella alle ovaie.
A cura di Andrea Centini
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Creato un rivoluzionario test del sangue in grado di diagnosticare dieci tipologie di cancro prima dello sviluppo dei sintomi, con un'accuratezza che sfiora il 90 percento per alcune neoplasie. Al momento si trova ancora in fase sperimentale, ma i risultati sono così promettenti che nel giro di pochi anni potrebbe essere reso disponibile in tutto mondo. L'esame, chiamato semplicemente ‘biopsia liquida', è stato presentato in occasione del meeting annuale dell'ASCO (American Society of Clinical Oncologists), l'associazione degli oncologi americani, che tra il 1° e il 5 giugno premierà 11 ricercatori italiani col prestigioso Merit Award.

Per alcuni la biopsia liquida rappresenta il “Sacro Graal” nella lotta contro il cancro, quel passo avanti sostanziale che potrebbe permettere di salvare ogni anno la vita a migliaia di persone. Se lo augura soprattutto il team di studiosi del Taussig Cancer Center della Stanford University che l'ha messa a punto, dopo anni di ricerca e perfezionamenti. Ma come funziona esattamente? Il test riesce a rintracciare nel sangue quei frammenti di DNA – i biomarcatori – che rilasciano le cellule cancerose. In pratica, la firma molecolare del tumore. Com'è noto, prima avviene la diagnosi e maggiori sono le chance di sopravvivenza per i pazienti; il segreto della biopsia liquida consiste proprio nel fatto di riuscire a individuare i tumori prima dell'esordio dei sintomi.

Gli studiosi guidati dal professor Eric Klein hanno dimostrato l'efficacia della biopsia liquida con uno studio ad hoc. Hanno coinvolto circa 1.600 partecipanti, dei quali 749 sane e 878 con una diagnosi di tumore. Dai vari test effettuati è emerso che il test è estremamente efficace nel diagnosticare il cancro al pancreas, alle ovaie, al fegato e alla cistifellea, con una precisione compresa tra l'80 e il 90 percento. Una minor accuratezza, compresa tra il 77 percento e il 73 percento, è stata evidenziata per il mieloma e il linfoma; mentre per il cancro al polmone e il cancro della testa e del collo si è scesi ulteriormente, tra il 59 percento e il 56 percento.

Come indicato dagli stessi studiosi, c'è ancora molto lavoro da fare prima di confezionare il test definitivo, ma la ricerca sta procedendo velocemente e i dati raccolti sono estremamente positivi. Insomma, i dubbi sul futuro della biopsia liquida sono molto pochi, anche in virtù dei costi non proibitivi dell'esame, che al momento non dovrebbe superare le mille sterline. Recentemente un esame simile, chiamato CancerSEEK, è stato messo a punto da un team di ricerca americano del Johns Hopkins Kimmel Cancer Center dell'Università Johns Hopkins di Baltimora.

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