Superluna di fragola stasera 24 giugno 2021, a che ora vederla e perché si chiama Luna “delle fragole”
A due settimane esatte dall'eclissi solare, che è stata visibile solo parzialmente dall'Italia, il cielo è pronto a regalarci un nuovo, imperdibile spettacolo astronomico: l'ultima Superluna piena del 2021, la Superluna di Fragola o delle Fragole, che oggi 24 giugno si staglierà nel firmamento serale e notturno di tutto lo Stivale, dopo le Superlune di aprile e di maggio. A differenza di una normale Luna Piena, una Superluna è un plenilunio che si verifica in prossimità del perigeo, ovvero la distanza minima dalla Terra. La Luna, del resto, ha un'orbita fortemente ellittica e, durante il suo peregrinare nello spazio, può trovarsi più o meno distante alla superficie del nostro pianeta. Quando si verifica una Superluna, il disco lunare appare più grande e luminoso del normale – sebbene serva un occhio esperto per notare la differenza -, impreziosendo ulteriormente la volta celeste. All'opposto c'è la Miniluna, che si verifica quando il satellite naturale è più lontano dalla Terra (apogeo) e dunque il disco lunare pieno appare più piccolo e meno brillante. La Superluna di Fragola è così chiamata per via della tradizione dei nativi americani algonchini, che nel mese di giugno celebravano la raccolta delle fragole.
A che ora e come vedere la Superluna di Fragola oggi
La Superluna di Fragola sorgerà Sud Est alle 20:55 ora di Roma, alle 21:30 a Torino e alle 20:29 a Catania; in pratica, ritarderà l'inizio della sua “cavalcata” lungo la volta celeste spostandosi dal Meridione al Settentrione. Il suo viaggio terminerà poco prima delle 05:00 ora di Roma di venerdì 25 giugno, accompagnata lungo il tragitto dalla spettacolare costellazione del Sagittario, una delle più ricche e affascinanti del firmamento. Il plenilunio vero e proprio si verificherà alle 20:40, poco prima che il satellite faccia capolino sulla Capitale e una decina di minuti dopo aver salutato l'Etna. Come ogni altra Luna Piena, anche la Superluna di Fragola è perfettamente visibile a occhio nudo in totale sicurezza, pertanto basterà affacciarsi da una finestra o dal balcone per godere del bellissimo spettacolo astronomico. Meglio se con un binocolo o magari un piccolo telescopio. Come sottolineato dall'astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project, la Superluna di oggi per l'emisfero boreale sarà la più bassa dell'intero anno, regalandoci uno spettacolo ancor più suggestivo. “A Roma essa raggiungerà un’altezza massima di soli 22 gradi; un valore così modesto contribuirà a rendere più caldo il colore del nostro satellite, per effetto della nostra atmosfera”, ha specificato lo scienziato in un comunicato stampa. Purtroppo le nubi imperversano su diverse Regioni italiane; per chi non potrà assistere allo spettacolo con i propri occhi, potrà seguire una diretta streaming a partire dalle 21:00 di oggi proprio grazie al sito del Virtual Telescope Project, che mostrerà la Luna mentre si staglia sui monumenti della Città Eterna.
Perché si chiama Superluna di Fragola
I nomi “comuni” delle lune piene sono strettamente associati alla tradizione dei nativi americani, che scandivano i propri mesi con un calendario lunare, a differenza del nostro calendario gregoriano. A ciascun mese veniva donato il nome di un evento naturale particolarmente significativo per la vita della comunità, con dediche a raccolti, condizioni climatiche, animali, caccia e altro ancora. Poiché la tribù dei nativi americani algonchini era (e lo è tuttora) la più numerosa in assoluto, si è soliti riferirsi ai pleniluni con i nomi selezionati dai saggi di questa grande comunità. Gli algonchini chiamarono la Luna Piena di giugno “Luna Fragola” o “Luna delle Fragole” per via del fatto che in questo mese si raccoglievano queste saporite infiorescenze o “falsi frutti”. Il vero frutto della pianta (genere Fragaria) sono infatti gli acheni, i piccoli puntini gialli visibili sulla superficie delle fragole. I nativi americani le adoravano e avevano una breve finestra temporale per raccoglierle nel mese di giugno, pertanto, vista l'eccezionalità dell'evento (secoli fa ovviamente non c'erano serre e congelatori) decisero di dedicarvi la Luna Piena del mese.