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Stiamo salvando il leone asiatico in via di estinzione: cresce il numero di esemplari

Dal 2015 ad oggi in India sono stati conteggiati un’ottantina di leoni asiatici in più, sintomo che la sottospecie a rischio estinzione si sta lentamente riprendendo.
A cura di Andrea Centini
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Il leone asiatico (Panthera leo persica), una sottospecie di leone minacciata di estinzione che vive soltanto in una foresta indiana, ha raggiunto la quota di circa 600 esemplari. Si tratta di un dato positivo poiché superiore a quello registrato nell'ultimo censimento ufficiale del 2015, quando i ‘gattoni' conteggiati furono 523. Ad annunciare la lieta notizia è stato il primo ministro del Gujarat – uno Stato dell'India occidentale – Vijay Rupani, strenuo sostenitore della conservazione ambientale e della fauna selvatica. Non a caso l'annuncio è stato dato proprio durante una campagna di sensibilizzazione per tutelare i cinque grandi felini indiani, ovvero il leone asiatico (conosciuto anche coi nomi di leone di Gir e leone indiano), il leopardo nebuloso, la tigre del Bengala, il leopardo delle nevi e il leopardo indiano.

I leoni asiatici un tempo occupavano tutta l'India, ma a causa della caccia spietata cui sono stati sottoposti, in particolar modo ad opera dei coloni britannici e dai reali indiani, all'inizio del XX secolo ne rimasero pochissimi esemplari. Alcuni indicano soltanto 13 nel 1907, ma secondo stime più attendibili all'epoca ne sarebbero sopravvissuti tra i cento e i duecento. Gli esemplari rimasti oggi vivono nel Parco Nazionale della Foresta di Gir, un'area che si estende per appena 1.400 chilometri quadrati. Troppo piccola per ospitare 600 leoni, per questo si sta pensando di approntare una nuova area protetta presso il Santuario per la Natura di Palpur-Kuno, nello Stato indiano del Madhya Pradesh. I leoni infatti cacciano i bovini degli allevatori, che tuttavia cercano di sopportare le “perdite” proprio per la situazione delicata in cui versa la sottospecie, classificata in pericolo di estinzione nella Lista Rossa della IUCN.

Questi felini sono ‘cugini' del leone africano (la separazione sarebbe avvenuta 100mila anni fa), ma sono leggermente più piccoli e hanno una caratteristica piega di pelle lungo il ventre. Oggi rappresentano un'attrazione turistica di rilievo per il Gujarat, dove in passato venivano sterminati dai bracconieri, proprio come i più sfortunati leopardi indocinesi in Cambogia: si ritiene ne restino soltanto tra i 20 e i 30 esemplari in età riproduttiva.

Le misure di conservazione dei leoni asiatici fortunatamente stanno funzionando, e la popolazione starebbe crescendo del 2 percento anno dopo anno, un dato che costringerà il trasferimento di una parte degli animali. Va tuttavia sottolineato che il nuovo dato diffuso da Vijay Rupani non è ufficiale come il conteggio del 2015. Per il prossimo censimento governativo sarà infatti necessario attendere il 2020.

[Credit: Gangasudhan]

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