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Stazione Spaziale Cinese, quando e dove si schianterà

Il momento dello schianto del ‘Palazzo del Paradiso’ con l’atmosfera terrestre è sempre più vicino. L’ultima finestra temporale va dal 31 marzo al 2 aprile.
A cura di Andrea Centini
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Il rientro in atmosfera della Tiangong 1, la Stazione Spaziale Cinese fuori controllo dal 2016, è sempre più vicino. Ecco le previsioni dei principali enti:

  • secondo le ultime stime diffuse dalla The Aerospace Corporation, una società californiana con un centro di ricerca e sviluppo che si occupa (anche) del monitoraggio della spazzatura spaziale, il ‘Palazzo del Paradiso' si schianterà con l'atmosfera terrestre alle 16:00 ora italiana di domenica 1 aprile, il giorno di Pasqua. Il margine di errore è fissato in +/- 16 ore, dunque si va dalla mezzanotte del 1 aprile al 2.
  • l'Agenzia spaziale europea riporta una finestra temporale leggermente diversa, ma indicata con meno precisione: per l'ESA l'impatto avverrà genericamente tra la notte del 31 marzo e la tarda serata del 1 aprile.
  • l'ultimo aggiornamento dell'Agenzia spaziale italiana indica sempre domenica 1 aprile, ma l'orario dell'impatto è indicato nelle 4:50 ora italiana (le 2:50 UTC, il tempo coordinato universale) e il margine di errore stimato in +/-20 ore.
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Per seguire in tempo reale la traiettoria, la velocità, l'altitudine e altri parametri della Stazione Spaziale Cinese in lenta ma inesorabile caduta libera verso il nostro Pianeta potete seguire il sito Satview, specializzato nel monitoraggio dei satelliti. Nel momento in cui stiamo scrivendo Tiangong 1 si trova a 182 chilometri di altezza (il rientro in atmosfera diventa effettivo a 120 chilometri) e viaggia a una velocità di circa 28mila chilometri orari. Il satellite è in accelerazione.

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Tra chi segue con attenzione la caduta libera del ‘Palazzo Celeste” ci sono anche gli astronomi del Virtual Telescope Project (Italia) e del Tenagra Observatories (Arizona), centri di ricerca che collaborano con una rete di telescopi. Il 28 marzo durante una diretta streaming sono riusciti a immortalare uno degli ultimi passaggi del laboratorio orbitante prima del suo rientro in atmosfera. Recentemente lo stesso team diretto dall'astrofisico Gianluca Masi si era distinto per aver catturato le immagini della Tesla Roadster spedita in orbita da Elon Musk nel volo inaugurale del potente Falcon Heavy. Masi ha commentato con grande entusiasmo il traguardo raggiunto dalla sua squadra: “Siamo riusciti a fare qualcosa che onestamente è fuori dal comune: catturare l’immagine della Stazione Spaziale Cinese Tiangong-1 durante uno dei suoi passaggi finali tra le stelle, prima di bruciare nell’atmosfera. L’immagine deriva da una singola esposizione di 2 secondi, scattata in remoto con il Tenagra III in Arizona, disponibile come parte della partnership tra Virtual Telescope Project e Tenagra Observatories. In quel momento, Tiangong-1 era a circa 220 km di altitudine, circa metà dell’altitudine della Stazione Spaziale Internazionale, e si muoveva ad una velocità di circa 28.000 km/h”. Masi e colleghi si augurano di poter fare un'altra diretta streaming prima del rientro in atmosfera.

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Sapere dove (e se) cadranno esattamente i frammenti della Stazione Spaziale Cinese non è ancora possibile. L'unica informazione certa, legata ai suoi parametri orbitali, è che se alcune delle sue parti sopravviveranno all'impatto con l'atmosfera precipiteranno in un'area compresa tra i 43 gradi di latitudine sud e i 43 gradi di latitudine nord. Questa fascia abbraccia tanto oceano ma anche diversi Paesi, Italia compresa. Nello specifico tutta la parte a sud dell'Emilia Romagna. Secondo i ricercatori, i frammenti – i più grandi del peso di cento chilogrammi – potrebbero sparpagliarsi in un'area di 2mila chilometri, ma se la Tiangong 1 dovesse esplodere in cielo a causa del propellente residuo (composto dai tossici monometilidrazina e perossido d'azoto), l'area interessata potrebbe essere più ampia. A 110 chilometri di quota dovrebbero iniziare a staccarsi i pannelli solari e le antenne, mentre a 80 dovrebbe iniziare il processo di distruzione dei due moduli che compongono la stazione. Dove e come cadranno dipende da un'infinità di parametri, e solo a 36 ore dal rientro in atmosfera gli scienziati potranno iniziare a scremare le aree potenzialmente interessate. Se l'Italia dovesse essere investita, i punti precisi verrebbero indicati a 40 minuti dall'impatto.

A questo link potete trovare tutte le informazioni sulla Tiangong 1, mentre qui sono indicati i consigli della Protezione Civile italiana per l'autoprotezione, nel caso in cui il nostro Paese dovesse essere investito dai detriti del ‘Palazzo del Paradiso'.

[Credit: CNSA]

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