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Spiagge italiane “soffocate” dalla plastica: quasi 800 rifiuti ogni 100 metri

L’indagine “Beach Litter 2019” di Legambiente ha puntato i riflettori sullo stato di salute delle spiagge italiane, che risultano letteralmente invase dalla spazzatura. Su circa 400mila metri quadrati di spiagge esaminate i volontari hanno individuato oltre 90mila oggetti, circa mille ogni cento metri lineari. Nella maggior parte dei casi sono di plastica.
A cura di Andrea Centini
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Credit: SandraAltherr
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Le spiagge italiane sono letteralmente invase dai rifiuti: ogni cento metri lineari si contano infatti quasi mille oggetti, nella maggior parte dei casi di plastica. Della spazzatura totale ne rappresenta oltre l'80 percento (784 oggetti ogni cento metri), e in una spiaggia su tre i rifiuti plastici superano il 90 percento. A tratteggiare l'inquietante stato di salute degli arenili italiani è stata Legambiente con la sua indagine “Beach Litter 2019”, presentata a Fiumicino sulla spiaggia Coccia di Morto in occasione dell’anteprima di “Spiagge e Fondali Puliti – Clean Up The Med”, un progetto che nel weekend del 25 e 26 maggio porterà su 250 litorali italiani migliaia di volontari, con l'obiettivo di dare un'approfondita ripulita.

Numeri preoccupanti. Durante l'indagine, della quale si può consultare il PDF completo cliccando su questo link, sono emersi diversi numeri impressionanti. Legambiente ha monitorato oltre 90 spiagge per un totale di circa 400mila metri quadrati, un'estensione paragonabile a sessanta campi da calcio regolamentari. In tutto sono stati trovati poco più di 90mila oggetti, circa mille ogni cento metri lineari, cioè dieci per ogni metro. Insomma, ad ogni passo rischiamo di mettere i piedi sulla spazzatura gettata nell'ambiente per incuria e inciviltà.

Gli oggetti più inquinanti. Pezzi di plastica di qualunque forma, dimensione e colore; bottiglie; tappi; stoviglie usa e getta come piatti, posate e cannucce; mozziconi di sigaretta e cotton fioc sono gli oggetti che di gran lunga si trovano con maggior facilità. Il 7,4 percento degli oltre 90mila rifiuti raccolti è rappresentato dai cotton fioc, diventati un vero e proprio simbolo dell'inquinamento ambientale perpetrato dall'uomo; una delle immagini più iconiche per sensibilizzare sul tema ha come protagonisti proprio un cotton fioc e un cavalluccio marino, immortalati dal fotografo americano Justin Hofman al largo della costa di Sunbawa. Anche i mozziconi di sigaretta sono un chiaro simbolo della nostra inciviltà; Legambiente in appena 9 chilometri ne ha trovati l'equivalente di 359 pacchetti di sigarette.

Speranze. Dal 2021 nell'Unione Europea sarà messa completamente al bando la plastica monouso, che comporterà il divieto di commerciare oggetti come piatti, cannucce, bacchette per i palloncini e posate fatte di questo materiale. Ciò abbatterà significativamente il numero di rifiuti destinati a finire su spiagge e mari, dove oltre a inquinare rappresentano un serio pericolo per gli animali, che rischiano di ingerirli o di rimanervi intrappolati fino a morire.

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