L'appuntamento è per questo weekend, ma i più timorosi possono tirare un sospiro di sollievo: la cometa Siding Spring non è diretta verso la terra bensì verso Marte. Si tratta comunque di un evento rarissimo, sia perché il corpo celeste sfiorerà il pianeta rosso a soli 139.500 km di distanza dalla sua superficie sia perché l'orbita della cometa à enorme e richiede un milione di anni per essere completata.
Per l'occasione la NASA ha predisposto un vero e proprio studio televisivo spaziale composto da cinque esploratori robotici – tre orbitali e due sul suolo del pianeta – che assisteranno al primo passaggio della cometa nel nostro sistema solare interno.
I macchinari in orbita osserveranno l'arrivo del corpo celeste per poi nascondersi dietro a Marte per evitare di venire danneggiati da eventuali detriti presenti nella coda della cometa. Al sicuro sulla superficie marziana, invece, i rover Opportunity e Curiosity potranno osservare l'evento in tranquillità, salvo la presenza di tempeste di sabbia che potrebbero oscurarne la visuale.
"Abbiamo le dita incrociate per quello che sarà il primo avvistamento di una cometa dal suolo di un altro pianeta" ha affermato Kelly Fast, scienziato della NASA "Ci stiamo preparando per osservare un evento eccezionale". Anche i satelliti più lontani, come il telescopio spaziale Hubble, gireranno le lenti in direzione della cometa, pronti ad osservare l'incredibile passaggio.
Sulla Terra, invece, la visuale migliore si avrà nell'emisfero meridionale, con Sud Africa e Australia ai primi posti delle location perfette per l'osservazione. Per noi abitanti dell'emisfero settentrionale, purtroppo, sarà difficile osservare il passaggio della cometa.
Il corpo celeste ha una dimensione stimata di 800 metri e si è formato durante i primi due milioni di anni di vita del nostro sistema solare, approssimativamente 4.6 miliardi di anni fa. Fino ad ora, però, non si era mai avventurata così in profondità nel sistema solare, cambiando rotta sempre vicino alle orbite di Giove, Saturno, Urano e Nettuno. Per fare un paragone, la distanza alla quale passerà – 139.500 km dalla superficie – rappresenta un terzo di quella che separa la Terra dalla Luna.
Studiando la composizione e la struttura di Siding Spring, gli studiosi sperano di imparare qualche dettaglio in più sulla formazione dei pianeti. Gli scienziati terranno inoltre gli occhi bene aperti per eventuali cambiamenti di stato della cometa o di Marte causati dal passaggio ad una distanza così ravvicinata.
Ci vorranno alcuni giorni per ottenere e analizzare i dati provenienti dalle varie sonde posizionate su Marte e nella sua orbita, ma le immagini catturate dalla Terra dovrebbero arrivare quasi immediatamente. Siding Spring proseguirà poi la sua corsa passando accanto al sole ed uscendo dal nostro sistema solare. La rivedremo tra un altro milione di anni.