57 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Estate 2017

Sette diete dimagranti da evitare questa estate (e per sempre)

Stile di vita e dieta sono scelte importanti, meglio non compierle cercando su Google.
A cura di Juanne Pili
57 CONDIVISIONI
diete
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Promettono di vivere in maniera sana e in armonia con la natura, altre volte mirano a interessi più personali, come il perdere peso o prevenire le malattie. Nessuna di queste diete si fonda su dati scientifici degni di nota. Ne girano tante in Rete, specialmente d'estate, quando l'aspetto fisico tende a diventare per molti un problema.

1. Dieta fruttariana

Sulla dieta che i nostri antenati dell’età della pietra dovessero seguire si è ricamato parecchio. Si millantano anche scoperte archeologiche volte a dimostrare che noi saremmo naturalmente predisposti ad una dieta di sola frutta, quella fruttariana, ma c’è chi si spinge oltre nutrendosi di sole mele. Ci si riferisce spesso ad uno studio condotto dall’antropologo Alan Walker della John Hopkins University.

Il problema è che si fa riferimento a studi vecchi di almeno quarant’anni che trattano dei denti dell’homo Erectus. Tutto quel che si può affermare con certezza è che fossero più propensi a nutrirsi di cibi molli, questo non significa che erano esclusivamente frugivari. Non è certo quel che voleva affermare Walker. In che modo la dieta degli Erectus dovrebbe collegarsi a quella dei Sapiens rimane ancora un mistero. Basta osservare i dipinti rupestri raffiguranti spesso scene di caccia per farci un’idea.

2. Dieta del gruppo sanguigno

L’ideatore di questa dieta fu il naturopata James D’Adamo. In sostanza l’alimentazione si dipartirebbe in questo modo:

Gruppo 0: carne, frutta e piante;

Gruppo A: vegetariana;

Gruppo B: vegetali e latticini;

Gruppo AB: un misto tra A e B.

Vi è abbinata anche la promessa di eliminare del tutto le malattie croniche. Non esiste nessuno studio che avvalla queste tesi. Il gruppo sanguigno viene classificato sulla base della presenza di determinati antigeni nei globuli rossi. A questi si aggiunge il fattore Rhesus (Rh) positivo o negativo. I naturopati sostengono che esista un legame tra gruppo sanguigno, flora batterica e dieta, ma a fronte dell’assenza totale di studi reali ne esistono altri che condannano senza appello queste tesi, come quello pubblicato su Plos one nel 2014: "ABO Genotype, "Blood-Type’ Diet and Cardiometabolic Risk Factors".

3. Dieta al limone

Sul limone – abbinato al bicarbonato – avevamo già trattato riguardo le bufale che legano questo agrume a presunte terapie contro il cancro. Viene presentata come dieta purificante basata sul consumo di spremute, non disdegnando anche cannella e zenzero. Tra i vari effetti promessi aiuterebbe a snellire i fianchi, accelerare il metabolismo e migliorare le risposte immunitarie, oltre a regolarizzare i valori di colesterolo nel sangue. Come già riscontrato in un articolo del Butac non solo tradisce le promesse ma può anche provocare dei disturbi, come esofagite, reflusso gastro-esofageo e gastriti.

4. Dieta di luce e ortoressia nervosa

C’è chi predica il digiuno terapeutico, tanto il corpo si nutrirebbe anche di energia, purtroppo esistono youtuber che fanno video dove parlano di questa scelta, proprio facendosi vedere prendere il sole in spiaggia. La mania di eliminare progressivamente degli alimenti – ritenendo che l’adeguamento dell’organismo ad un sempre minore apporto di cibo sia un segno di salute – è ben nota a psichiatri e nutrizionisti: si chiama ortoressia nervosa.  Spesso c’è chi porta come prova di quanto il diguno terapeutico sia salutare il fatto di non avere più le mestruazioni, cosa che invece è uno dei segni più lampanti dell’anoressia. Guru alimentari e siti pseudo-spirituali premono su veri e propri disagi che vengono nobilitati attraverso formule pseudoscientifiche prive di fondamento.

5. Dieta del miele

Leggenda vuole che assumere due cucchiaini di miele prima di dormire garantisca la perdita di almeno tre chili a settimana. Spesso questa leggenda viene rilanciata nei tabloid inglesi. Il miele gioca senz’altro un ruolo importante nell’ambito di una dieta equilibrata, ma come si può facilmente verificare non si può pensare di poter mangiare senza regole, facendo affidamento sull’assunzione di miele prima di dormire, per salvarsi dal verdetto settimanale della bilancia. Anche in questo caso abbiamo una assenza totale di studi in merito, se non scoprendo che quelli citati sono stati deliberatamente fraintesi.

6. Dieta con integratori proteici

Diverse aziende produttrici di integratori proteici promettono di farci perdere peso integrando i loro prodotti nella dieta, a prescindere dall’alimentazione seguita e dallo stile di vita. In questo caso gli studi – o pseudo tali – si riducono a post pubblicati dai siti delle aziende, che spesso si rifanno ad una struttura piramidale di procacciatori pronti a testimoniare l’efficacia dei loro integratori. Certamente per chi ha carenze di proteine aiutano, ad altro non possono servire. Per lo meno queste sono le conoscenze attuali. C’è addirittura chi li raccomanda ai malati di cancro, nonostante esistano studi reali che lo sconsigliano vivamente, specialmente per quanto riguarda le proprietà antiossidanti.

7. Dieta dell’ananas

Tre fette di ananas cotte al forno dovrebbero avere effetti sensazionali sul nostro organismo. Questo almeno è quanto viene sostenuto in certi siti dediti per lo più alla raccolta di like facili. Tra le proprietà vantate troviamo la riduzione dello stress, l’aumento delle difese immunitarie, la prevenzione del deterioramento della vista, eccetera. I numerosi studi che dimostrerebbero queste proprietà vengono millantati quanto mai citati. Tutto gira attorno ad una sostanza contenuta nel frutto: la bromalina. Presente soprattutto nel gambo, viene effettivamente utilizzata per sintetizzare il principio attivo noto come ananase. A parte il fatto che per assumere quantità utili di bromalina dovremmo assumere quantità improponibili di ananas – considerando anche il fatto che la cottura non aiuta certo a conservarne la presenza – sono stati riscontrati anche effetti collaterali.  Questo non significa che mangiare ananas sia controindicato nelle diete, semplicemente occorre tenere i piedi per terra e non volare troppo di fantasia. Per maggiori approfondimenti consigliamo la lettura di questo articolo.

57 CONDIVISIONI
378 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views