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Scienziati sotto accusa: il global warming è una bufala? A Trump piacerebbe, ma non è così

Un recente articolo accusa l’ente americano del clima di aver manipolato i dati per sostenere il riscaldamento globale. Le motivazioni di tali affermazioni sembrano meramente politiche.
A cura di Juanne Pili
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In un articolo pubblicato su un tabloid inglese David Rose denuncia quella che sarebbe una operazione per gonfiare i dati sul riscaldamento globale da parte del Noaa, l'ente americano che monitora le condizioni oceaniche e atmosferiche.

Il negazionismo del global warming. Prima di analizzare la fondatezza o meno delle accuse è doveroso far notare che l'autore è stato già pizzicato nell'esporre egli stesso dati imprecisi contro la tesi ormai ampiamente accettata del riscaldamento globale, dove si faceva riferimento a dati riguardanti El Nino. Un'altra tesi che va per la maggiore tra i negazionisti del global warming è quella che collegherebbe la riduzione delle macchie solari con una non meglio precisata nuova glaciazione. Grazie agli astrofili di tutto il Mondo questo genere di dati è costantemente sotto gli occhi di tutti e ampiamente studiato, infatti la riduzione di attività solare non si collega necessariamente con una riduzione di calore.

La tesi contro lo studio del Noaa verte sulla critica di un articolo dell'agenzia pubblicato su Science, dove si smonta la tesi in base al quale la crescita della temperatura terrestre – dal 1998 al 2012 – abbia arrestato la sua crescita, questo viene definito generalmente è come uno "hiatus" nel global warming. I ricercatori del Noaa mettono quindi in evidenza possibili errori nella raccolta dei dati, uniti a bias di conferma. Insomma, gli studi in merito ad una riduzione del riscaldamento globale non trovano alcun fondamento.

Il Mondo non ruota attorno al Noaa. Sono tanti gli scienziati europei e americani che hanno risposto ai negazionisti facendo notare i numerosi studi indipendenti che si corroborano con quelli dell'agenzia americana. Sono dati difficili da ignorare, dei quali avevamo trattato più ampiamente in un precedente articolo. Solo lo scorso anno è stato quello più caldo mai registrato, superando i record dei precedenti anni 2014-15. Per i detrattori giocare la carta di questa pausa nel riscaldamento globale era fondamentale, in modo da dimostrare che ridurre le emissioni di gas serra fosse una scelta irrilevante. Si tratta di una polemica squisitamente politica – come esposto su Mashable – cui fanno eco soprattutto esponenti del partito repubblicano americano, non un dato è stato presentato nel sostenere che lo studio del Noaa fosse stato manipolato.

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