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Santini nella vagina e fiori di bach: le follie della pseudo-medicina

Continua l’attività per così dire divulgativa dell’ex medico Gabriella Mereu, radiata un anno fa dall’Ordine dei medici. Ne diede annuncio lei stessa nella sua pagina Facebook.
A cura di Juanne Pili
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omeopatia

Ad uno dei recenti incontri organizzati per divulgare le sue tesi Gabriella Mereu viene agganciata anche da una giornalista del Corriere, a cui sciorina diverse perle, quando poi si accorge di essere registrata fugge via. Non c'è da stupirsi, visto che ci volle una trasmissione televisiva per far prendere all'Ordine dei medici di Cagliari la decisione di radiarla. Questo nonostante la Mereu fosse già attiva da anni nel sostenere la sua medicina alternativa. Secondo lei la chemioterapia sarebbe velenosa e mortale, così come la radioterapia.

Fiori di Bach. Al pari dell'omeopatia anche i fiori di Bach sono da considerarsi una pseudoscienza. I fiori devono essere trattati venendo recisi delicatamente e trasferiti nell'acqua sottoponendoli alla luce del sole, in modo da usufruire delle sue "benefiche vibrazioni". L'acqua – che secondo gli omeopati avrebbe memoria – sarebbe in grado anche di assorbire una certa energia. Il tutto si completa diluendo l'acqua così "energizzata" con una pari quantità di alcol (in origine si utilizzava il Brandy) infine si procede con le diluizioni tipiche dell'omeopatia. Il loro effetto si avrebbe esclusivamente dal punto di vista emotivo. Con appositi test detti dell'ennegramma sarebbe possibile conoscere il proprio "enneatipo", in ragione del quale si potranno conoscere i fiori di Bach che meglio si sposano per modificare i lati negativi del proprio carattere.

I metodi della Mereu sono ancor più "magici". Si va dagli insulti contro il paziente al canto filastrocche, le diagnosi solitamente vengono eseguite col pendolino. Oltre a prescrivere i già citati fiori di Bach si fa anche ampio uso di un'idea distorta di psicoterapia, come avevamo già visto con la Nuova medicina germanica. Tanto per farci un'idea, secondo la Mereu chi ha problemi di calcoli è una persona che ha a che fare coi calcoli: ragionieri, matematici e simili. L'epilessia sarebbe una forma di finzione inconscia: basterebbe urlare insulti al malato per curarlo. Quel che suscita maggior scalpore è il cosiddetto rito della medaglietta: trattasi di inserire all'interno della vagina una immaginetta della Madonna. Tutte queste cose possono sembrarci assurde – ed effettivamente lo sono – così come i "curatori filippini" che pretendono di rimuovere i tumori praticamente a mani nude, eppure tante persone cadono in questo genere di trappole; in Sardegna, dove la Mereu ha cominciato la sua curiosa carriera, si è registrato il triste caso di Giuditta Di Matteo, morta letteralmente di pseudoscienza.

Odio verso gli uomini e pratiche sessuali frequenti sono altri elementi che contraddistinguono la narrazione della Mereu. Dei casi di guarigione di cui l'ex medico si vanta non vi è alcuna traccia documentale, idem dicasi per i pochi che sostengono di averne avuto benefici.

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