Salvi due pazienti con doppio intervento cuore-cervello: record a Reggio Calabria

Eccezionale doppio intervento al Grande Ospedale Metropolitano – Bianchi Melacrino Morelli di Reggio Calabria, dove due pazienti con una combinazione di gravi patologie al cuore e al cervello sono stati operati con pieno successo. Ora stanno bene e sono stati già dimessi in “ottime condizioni”, come si legge nel comunicato stampa diramato dalla direzione del nosocomio di via Giuseppe Melacrino, che ha espresso grande soddisfazione per il risultato raggiunto.

I delicatissimi interventi hanno coinvolto una duplice equipe di specialisti, la squadra della Cardiochirurgia diretta dal dottor Pasquale Fratto e quella della Neurochirurgia guidata dal dottor Mauro Campello, entrambe assistite dai rispettivi team di anestesisti. Nel primo caso il paziente era affetto da un angioma intracranico e coronaropatia severa, rispettivamente un tumore cerebrale benigno dovuto all'iperplasia dei vasi sanguigni (che può avere esiti letali) e una seria alterazione nella funzionalità delle coronarie, le arterie che portano il sangue al cuore. Il secondo paziente presentava invece un aneurisma dell’arteria cerebrale media (una dilatazione del vaso sanguigno) e un aneurisma dell'arco aortico legato a stenosi severa (grave restringimento) della valvola aortica. Due condizioni estremamente serie trattate con grande professionalità dai medici dell'ospedale reggino.

In tutti e due i casi sono intervenuti per primi i neurochirurghi guidati dal dottor Campello, e solo dopo qualche giorno sono stati risolti anche i problemi cardiaci dall'equipe del dottor Fratto. I due pazienti, come indicato, dopo il normale decorso post operatorio sono stati dimessi dall'ospedale e non presentano più traccia delle gravi patologie evidenziate dai medici.

Si tratta di un duplice, grande risultato che sottolinea ancora una volta il livello di eccellenza raggiunto dalla sanità pubblica italiana, come dimostrano altri straordinari interventi eseguiti di recente. Una squadra di specialisti dell’ospedale Molinette di Torino, ad esempio, ha asportato una massa tumorale cardiaca senza praticare incisioni chirurgiche e a cuore battente, mentre un’equipe del laboratorio di emodinamica dell’Ospedale Santo Stefano di Prato ha salvato la vita a un paziente liberandogli le arterie con le onde d'urto.

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