Resistenza agli antibiotici, i superbatteri uccideranno 450mila italiani entro il 2050
A causa della resistenza agli antibiotici i cosiddetti superbatteri uccideranno quasi mezzo milione di italiani entro il 2050. La drammatica stima è stato diffusa da Farmindustria, l'Associazione delle imprese del farmaco, che ha organizzato un meeting ad hoc per puntare i riflettori su quella che è considerata una vera e propria minaccia globale.
Dato choc. Per quanto scioccante, il dato comunicato dal presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi non deve destare troppo stupore; l'Italia, infatti, è già il fanalino di coda nell'area OCSE in termini di decessi causati dalla resistenza agli antibiotici. Circa 11mila connazionali perdono la vita ogni anno a causa delle infezioni causate dai superbatteri, molto spesso contratte proprio nel luogo in cui si va per curarsi, l'ospedale.
Non solo morti. L'insopportabile numero di decessi è soltanto uno dei problemi legati all'antibiotico-resistenza. Farmindustria stima infatti che, nella peggiore delle ipotesi, l'avanzata dei superbatteri potrebbe avere un impatto economico superiore a quello della crisi economico-finanziaria iniziata nel 2008. Al nostro Sistema Sanitario Nazionale, che pur garantendo uno dei servizi migliori in assoluto è da tempo alle prese con carenze di fondi e personale, potrebbe costare ben 13 miliardi di dollari.
Le cause. Ma perché i batteri sono diventati sempre più ‘bravi' a difendersi dagli antibiotici? La colpa, come sempre, è soltanto la nostra. L'utilizzo intensivo di questi farmaci negli allevamenti (in particolar modo di quelli provenienti dal mercato nero) causa infatti un enorme dispersione ambientale delle molecole antibiotiche, e i batteri che riescono a sopravvivere, riproducendosi, generazione dopo generazione danno vita a ceppi sempre più resistenti. Una parte del problema risiede anche nell'abuso dei farmaci per curare malanni e altre condizioni per le quali sono sconsigliati o totalmente inutili, come i raffreddori, le sindromi parainfluenzali e influenzali di origine virale.
Cosa fare. Alla luce di questi dati drammatici Farmindustria ha proposto cinque idee per contrastare l'antibiotico-resistenza:
- Istituzione di una Giornata europea per l'uso corretto degli antibiotici, necessaria per sensibilizzare l'opinione pubblica.
- Prevenzione delle infezioni e della diffusione delle resistenze attraverso la promozione dei vaccini.
- Supporto alla ricerca per favorire lo sviluppo di nuovi ed efficaci antibiotici. Al momento ce ne sono una sessantina in produzione, fra i quali 17 progettati per contrastare i microorganismi più pericolosi. Una recente ricerca americana ha dimostrato che esistono ben 8mila combinazioni di 4 o 5 antibiotici in grado di uccidere i superbatteri.
- Attribuzione del giusto valore agli antibiotici, che richiede anche la raffinazione dei meccanismi di rimborsabilità.
- Formazione degli operatori sanitari per migliorare i comportamenti in materia di antibiotico-resistenza.