Questo pesce con un mozzicone di sigaretta in bocca è l’emblema della nostra inciviltà
Per i fotografi subacquei uno dei premi più ambiti in assoluto è il prestigioso Ocean Photography Award, che premia non solo gli scatti più belli, artistici e suggestivi, ma anche quelli più significativi sotto il profilo della conservazione. Quest'anno il riconoscimento per questa speciale categoria è andato al fotografo Steven Kovacs, che ha immortalato un piccolo pesce con un mozzicone di sigaretta in bocca. L'immagine è l'ennesima dimostrazione del catastrofico impatto dell'uomo e delle sue attività sugli habitat naturali. Sono infatti moltissimi gli animali che muoiono in modo atroce a causa dei rifiuti abbandonati nell'ambiente, soprattutto quelli composti da materiali plastici alla stregua delle reti da pesca e dei palloncini. Il problema si è amplificato ulteriormente da quando è scoppiata la pandemia di COVID-19, a causa del numero enorme di mascherine e guanti gettati a terra dagli incivili. A tutti è ormai capitato di vederne abbandonati ovunque.
Lo scatto premiato dalla giuria degli Ocean Photography Awards sta lì a evidenziare quanto possa essere pericoloso anche un piccolo mozzicone di sigaretta. Non solo diversi studi hanno dimostrato che rilascia sostanze inquinanti nell'ambiente, ma può essere scambiato per una preda e ingerito da un animale, come accaduto al pesce lucertola dal naso smussato o pesce serpente (Trachinocephalus myops) fotografato dal signor Kovacs nelle acque innanzi a Palm Beach, in Florida. Si tratta di un pesce bentonico, che vive cioè sui fondali marini dell'Oceano Atlantico. Come raccontato dall'uomo in un post su Instagram, il pesce – che spesso emerge dalla sabbia con i soli occhi, come le comuni tracine mediterranee – ha notato il mozzicone di sigaretta mentre fluttuava nella colonna d'acqua sopra alla sua testa. Il movimento sinuoso e l'aspetto gli hanno fatto credere che si trattasse di una gustosa preda, così si è lanciato all'attacco per afferrarlo.
Il fotografo ha affermato che il pesce non si è accorto del suo errore nemmeno dopo aver ingurgitato metà del mozzicone, così ha deciso di intervenire per salvarlo. “Questa era una situazione in cui mi sono sentito obbligato a intervenire poiché non riesco a immaginare che sarebbe finita bene per il pesce se avesse finito di ingoiare il suo ‘pasto'”, ha scritto Kovacs su Instagram. Il pesce, del resto, non era in pericolo a causa di un evento naturale, come l'attacco di un predatore, ma per via dell'incuria e dell'inciviltà dell'uomo, per questo l'intervento di Kovacs è stato doveroso e apprezzato dai suoi follower.
Il suo scatto non è stato l'unico dell'Ocean Photography Award 2021 a mostrare gli effetti devastanti delle attività antropiche sugli animali che popolano mari e oceani. Tra le immagini più drammatiche vi sono quelle di una murena uccisa da una lenza abbandonata a Bodrum, in Turchia, e di una tartaruga marina con una boa attorcigliata al corpo, stretta attorno alla pinna sinistra. Emblematica anche la fotografia di un piccolo nautilo – un mollusco cefalopode – ancorato a un pezzo di plastica.
Nel 2017 fece il giro del mondo uno scatto del fotografo americano Justin Hofman che mostrava un cavalluccio marino aggrappato a un cotton fioc. Quest'anno è stata scattata una fotografia molto simile, soltanto che al posto del piccolo bastoncino in plastica c'era una mascherina, sintomo dei tempi drammatici che stiamo vivendo. Solo l'inciviltà dell'essere umano non cambia mai.