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Covid 19

Questo esperimento mostra perché fare sport con le mascherine può essere pericoloso

Un’esperta di Fisiologia dell’Università dell’Hertfordshire, la professoressa Lindsay Bottoms, in un articolo su The Conversation ha spiegato le ragioni per cui fare intensa attività fisica con le mascherine può rappresentare un pericolo per la nostra salute. Tachicardia, capogiri, stato confusionale e persino perdita dei sensi sono solo alcuni degli effetti cui si può andare incontro.
A cura di Andrea Centini
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Le mascherine, siano esse “di comunità” o chirurgiche, sono ormai diventate parte integrante della nostra vita, e fino a quando la pandemia di coronavirus SARS-CoV-2 non sarà definitivamente sconfitta saremo costretti a indossarle. In Italia quando si fa attività fisica è indicato di non metterle, ma non è così ovunque nel mondo, e ciò può comportare un pericolo per la salute. Durante gli esami obbligatori di educazione fisica che devono sostenere tutti i giovani cinesi, due studenti di 14 anni (nelle province di Henan e Hunan) sono stramazzati al suolo mentre eseguivano i propri esercizi e sono morti. Entrambi indossavano la mascherina. Non sono state eseguite le autopsie e dunque non si conoscono le ragioni della morte, ma alcuni esperti ritengono che i dispositivi di protezione individuale possano aver giocato un ruolo.

A spiegare perché le mascherine possono rappresentare un rischio durante lo sport intenso è la professoressa Lindsay Bottoms, esperta di Fisiologia dell'Università dell'Hertfordshire (Regno Unito). La scienziata ha sottolineato che durante gli esercizi fisici più intensi abbiamo naturalmente bisogno di più ossigeno, e in sport impegnativi come il calcio o il rugby si possono inspirare anche 40-100 litri di aria in un minuto. Durante l'attività fisica viene prodotto l'acido lattico dai muscoli, che viene in parte convertito in anidride carbonica ed espirato assieme alle concentrazioni "standard". Con una mascherina non solo abbiamo un ostacolo che riduce la quantità di aria che possiamo inspirare (e ciò ci spinge a respirare più velocemente e affannosamente), ma una percentuale di anidride carbonica espulsa potrebbe restare intrappolata tra bocca e maschera, e dunque venire nuovamente inspirata. Nell'aria inspirata potrebbe dunque esserci anche una concentrazione minore di ossigeno, determinando un effetto “alta quota”.

Gli effetti di questo meccanismo sul nostro organismo sono stati elencati sul portale “Medical Facts” del virologo Roberto Burioni: “Capogiri, stato confusionale, mal di testa, aumento della frequenza respiratoria, tachicardia, fiato corto, aumento della pressione, perdita della coordinazione, problemi di vista, cianosi, stanchezza precoce e anche la perdita dei sensi e lo svenimento, perché se il corpo non può svolgere il lavoro a cui lo sottoponiamo l’unica arma di difesa che ha è quella di fermarsi, volenti o nolenti”. Insomma, gli effetti sono tutto fuorché benefici e in caso di caduta per svenimento si rischiano anche traumi mortali.

Per verificare gli effetti negativi delle mascherine durante lo sport, la professoressa Bottoms ha eseguito un esperimento su un tapis roulant settato a 10 chilometri orari, indossando non solo il DPI, ma anche l'equipaggiamento completo di uno schermidore, simulando un allenamento di questi atleti e analizzando le concentrazioni di gas espirati e inspirati. La concentrazione di ossigeno rilevata con la sola maschera da scherma è stata del 19,5 percento (paragonabile a quella presente a 600 metri sul livello del mare, di norma è il 21 percento), ma quando ha indossato anche la mascherina la concentrazione di ossigeno è scesa al 17,5 percento, equivalente a esercitarsi a 1.500 metri sul livello del mare. Con la sola maschera da scherma i livelli di anidride carbonica si sono attestati sotto l'1 percento, ma con la mascherina sono balzati al 3 percento. Può sembra un “salto” di poco conto, ma non è così; basti pensare che il regolamento sulla sicurezza del lavoro in Gran Bretagna, come specificato dalla stessa Bottoms, prevede di non esporsi per più di 15 minuti a una concentrazione di anidride carbonica dell'1,5 percento.

Se indossare le mascherine durante lo sport può essere dannoso, il discorso è completamente diverso in contesti normali, quando le mascherine non comportano problemi per la respirazione e rappresentano un fondamentale strumento per spezzare la catena dei contagi. Secondo un recente studio le mascherine sono addirittura la misura più efficace in assoluto, e di concerto a distanziamento sociale e igiene delle mani rappresentano un baluardo per sconfiggere la pandemia (in attesa di un vaccino). I dettagli sull'esperimento della professoressa Bottoms sono stati pubblicati sulla rivista The Conversation.

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