Progettare nuovi spazi sociali: una classe per il futuro della scuola e della comunità
Quando si parla di scuola si sente discutere di metodologie innovative – dalla flipped classroom (classe capovolta) al role playing (gioco di ruolo), dalla peer education (confronto tra alunni) al cooperative learning (apprendimento cooperativo) e al tinkering (l’apprendimento attraverso il fare) – ma non si parla mai abbastanza di spazi e ambiente. Eppure l’ambiente educa (e già lo diceva Maria Montessori), a dimostrazione che non basta avere la Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) per facilitare l’apprendimento e rivoluzionare la scuola del futuro.
A Rozzano, la prima Aula del Futuro corona un progetto triennale
Il 12 settembre a Rozzano (MI), nella scuola Primaria Collodi dell’Istituto Barozzi Beltrami, è stata inaugurata una nuova aula, “L’Aula del Futuro”, realizzata grazie al progetto di Stefano Boeri e Giorgio Donà dello Studio Stefano Boeri Interiors. La costruzione di questa nuova aula multimediale e funzionale è inserita all’interno di un progetto più vasto, “Igiene Insieme”, promosso da Napisan con la collaborazione di Vita-Salute San Raffaele e La Fabbrica e BVA Doxa Nudge Unit, finalizzato all’educazione all’igiene, uno dei temi che più hanno interessato il mondo scolastico (e non solo) negli ultimi due anni. Il progetto ha interessato oltre 10mila scuole in tutta Italia e ancora continua con l’intento di avvicinare alle buone abitudini igieniche più persone possibili: ragazzi, docenti e genitori. Ogni scuola può iscriversi al programma per ricevere materiale informativo stilato da personale esperto nel settore.
Aula del Futuro: cultura della salute, dell’apprendimento e della comunità
Perché c’era bisogno di una “Aula del Futuro”? Spesso le rivoluzioni partono proprio da artisti e visionari che reinterpretano la realtà. E così che anche un’aula di scuola può diventare una sfida su cui misurare le proprie idee. “Penso che le scuole siano la più grande infrastruttura sociale di questo Paese. Pensare che le scuole diventino nei prossimi anni, epicentri della vita delle comunità di quartiere, dove ogni giorno, ogni ora dell’anno per tutte le età si fa cultura e trasmissione del sapere, sarebbe una delle più belle e grandi sfide di questo Paese”. Così commenta Stefano Boeri all’inaugurazione del “suo” modello di aula, un prototipo studiato insieme a una serie di partner eccellenti*, a geometria variabile: gli arredi possono essere composti e assemblati in forme diverse e contemporaneamente assorbiti dai mobili perimetrali.
Tutto avviene nello stesso spazio, ma lo spazio cambia e crea un ambiente che facilmente si adatta a ogni metodo didattico. “Tra le caratteristiche dell’Aula del Futuro c’è la sua capacità di essere più spazi in uno, e quindi la possibilità di creare diversi paesaggi educativi”, commenta Giorgio Donà. Questo garantisce la compresenza di più modalità educative: banchi, sedie, gradoni, realizzati con materiali antibatterici e di facile manutenzione, si modulano seguendo l’impostazione dell’apprendimento prescelto. Tra i piccoli giovani intervenuti all’inaugurazione c’è chi ha apprezzato i divanetti e lo schermo gigantesco immaginandosi di portare popcorn da casa, e chi, invece, ha proposto di giocarci a calcetto, tanto è lo spazio che si crea, una volta riposti tutto gli arredi. Ma è proprio l’idea di “scuola aperta” quella che soggiace al progetto: una scuola dove, fuori dall’orario prettamente scolastico, si possa fare cultura e comunità.
Una scuola del futuro per tutti
Durante l’inaugurazione Anna Odone, Prof. Ordinario di Igiene Pubblica presso l’Università di Pavia e Membro del Consiglio Superiore di Sanità, ha sottolineato come abbia apprezzato l’idea di portare la promozione della salute all’interno dell’Aula del Futuro e, quindi, della scuola, mentre Maira Cacucci, Assessore all’Istruzione del Comune di Rozzano ha lodato la sinergia tra enti pubblici e privati a favore di un’iniziativa di comunità e ha ringraziato Napisan, Stefano Boeri e Giorgio Donà e i loro partner poiché “…queste Aule del Futuro ci permettono di realizzare quello che è un progetto molto più ampio, che è quello di dare pari opportunità reali a tutti i ragazzi”. Unire le forze tra aziende e realtà territoriali con un fine più alto può cambiare il futuro di tutti, anche di quelli che sono più fragili dal punto di vista economico e sociale.
*Stefano Boeri Interiors si è avvalso della partnership tecnica di aziende importanti come Targetti Sankey, azienda leader nella progettazione e produzione di apparecchi d'illuminazione architettonica per interni ed esterni, Quadrifoglio, specializzata nella produzione di sistemi d’arredo per ambienti lavorativi, contract e living. importanti realtà imprenditoriali come Ibebi, Mr digital e Antrax IT, Abet Laminati, tra le più importanti realtà produttrici di laminati decorativi presente in Italia e in oltre 90 paesi di esportazione e Microsan Italia, società dedicata alla ricerca e sviluppo e alla progettazione di sistemi integrati nella sanificazione e prevenzione del pest control.