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Pipistrello compie migrazione record di 2mila km da Londra alla Russia, ma viene ucciso da un gatto

Grazie alla targhetta inserita su un’ala nel 2016, è stato dimostrato che una piccola femmina di pipistrello di Nathusius – dal peso di soli 8 grammi – ha compiuto una straordinaria migrazione dalla Gran Bretagna alla Russia, volando da Londra al piccolo villaggio di Molgino per circa 2mila chilometri. Qui, purtroppo, è stata aggredita e uccisa da un gatto, l’ennesima dimostrazione dei gravi danni che i nostri felini possono arrecare alla fauna selvatica.
A cura di Andrea Centini
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Un pipistrello di Nathusius. Credit: Mnolf/wikipedia
Un pipistrello di Nathusius. Credit: Mnolf/wikipedia

Un piccolo pipistrello è stato ucciso da un gatto dopo aver compiuto una migrazione da record di oltre 2.000 chilometri tra la Gran Bretagna e la Russia, una delle più lunghe mai documentate per la specie coinvolta, il pipistrello di Nathusius (Pipistrellus nathusii). Quando si parla di migrazioni vengono subito in mente gli uccelli, tuttavia compiono questi lunghi ed estenuanti viaggi anche tanti altri animali. Le anguille europee, ad esempio, si riproducono tutte nel Mar dei Sargassi, innanzi alla costa orientale del Nord America; molte balene, invece, si spostano tra i poli e l'equatore per riprodursi e alimentarsi in base alla stagione. Anche i pipistrelli possono compiere migrazioni da record, soprattutto se si considerano le specie più piccole e leggere. Una di esse, il sopracitato pipistrello di Nathusius, lungo fino a 6 centimetri per un peso massimo di appena 15 grammi, può fare lunghissimi viaggi per svernare nelle zone più a Ovest e meridionali del proprio ampio areale, che spazia dalla Penisola Iberica alla Russia, abbracciando anche territori piuttosto freddi.

Come indicato, un piccolo esemplare di questa specie, una femmina adulta di soli 8 grammi, è stata uccisa da un gatto dopo aver compiuto un incredibile viaggio da Londra fino al piccolo villaggio di Molgino, nell'oblast di Pskov, nella Russia nordoccidentale. Precisamente ha compiuto una migrazione di 1.254 miglia, pari a 2.018 chilometri. Si tratta della più lunga migrazione mai documentata da Ovest verso Est e la seconda in assoluto per questa specie; a superare il record della sfortunata femmina un altro esemplare che nel 2019 volò dalla Lettonia alla Spagna per la migrazione inversa, compiendo un volo di ben 1.381 miglia (2.222 chilometri).

La femmina di pipistrello di Nathusius, come raccontato dal Telegraph, il 30 luglio è stata trovata ancora in vita da una donna di Molgino, Svetlana Lapina, ma purtroppo il gatto l'aveva ferita mortalmente. A nulla sono valsi gli interventi di un gruppo russo specializzato nella riabilitazione dei pipistrelli feriti. L'affascinante storia del suo viaggio è stata ricostruita grazie a una targhetta collocata sul suo braccio, indicante la scritta “London Zoo” e alcuni dati di tracciamento. In pratica, è l'equivalente dell'inanellamento negli uccelli. Si è così scoperto che il pipistrello era stato registrato nel 2016 presso il Bedfont Lakes Country Park, vicino a Heathrow, nella zona ovest di Londra. A registrare i dati del piccolo chirottero l'esperto Brian Briggs.

Si sa molto poco sui modelli di migrazione di questi animali, ma i dati raccolti attraverso le targhette possono fornire informazioni molto preziose, come avvenuto nel caso dell'esemplare in Russia. “Il suo viaggio è un'entusiasmante scoperta scientifica e un altro pezzo nel puzzle della migrazione dei pipistrelli”, ha dichiarato Lisa Worledge, che dirige la sezione di conservazione presso il Bat Conservation Trust. “I movimenti dei pipistrelli di Nathusius nel Regno Unito e tra il Regno Unito e il continente rimangono in gran parte misteriosi”, ha aggiunto l'esperta.

Purtroppo i gatti domestici si sono dimostrati per l'ennesima volta una minaccia mortale per la fauna selvatica. Questi felini, che sono una creazione dell'uomo e non esistono in natura (non vanno confusi coi gatti selvatici), provocano infatti una vera e propria strage quotidiana; basti pensare che in Australia uccidono ogni anno 230 milioni di animali nativi tra uccelli, rettili e mammiferi, comprese diverse specie a rischio di estinzione. Da quando sono stati introdotti nella “terra dei canguri”, si stima che i gatti domestici abbiano fatto estinguere circa 20 specie e ne minacciano oggi oltre un centinaio. Negli Stati Uniti, secondo le stime dello US Fish and Wildlife Service, i gatti uccidono fino a 3,7 miliardi di uccelli ogni anno e fino a 22,3 miliardi di mammiferi, fra i quali anche i pipistrelli. Per queste ragioni molti scienziati raccomandano ai proprietari di tenerli chiusi in casa. Proprio per evitare stragi di animali selvatici, recentemente una città australiana ha deciso di introdurre un coprifuoco totale per i gatti, con l'obbligo di tenere in casa i mici 24 ore su 24.

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