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Pesci rossi grandi quanto palloni da calcio: ecco i danni provocati da chi li libera nei laghi

Quella registrata in Minneapolis è una vera e propria infestazione di pesci rossi giganti. Non è l’unico caso di questo tipo: una volta liberati in natura, questi pesci sono in grado di riprodursi velocemente, crescere a dismisura e distruggere interi habitat, mettendo a rischio la sopravvivenza delle altre specie.
A cura di Marco Paretti
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Probabilmente non avete mai visto un pesce rosso così. D'altronde siamo abituati a vederli come animali "da compagnia" all'interno di bocce d'acqua o piccoli acquari, dove solitamente non diventano più grandi di qualche centimetro. A volte, però, qualche proprietario decide che quel pesce non lo vuole più mantenere e lo libera in un lago o un fiume. Sembra un'azione innocua, anche positiva per l'animale, ma invece questo gesto può provocare danni enormi all'ecosistema in cui lo si libera. Lo dimostrano queste immagini, che ritraggono un pesce rosso grande quanto un pallone da calcio.

Il motivo è semplice: se da un lato un pesce rosso in un acquario non cresce perché limitato dal cibo e dalle dimensioni del luogo in cui si trova, una volta liberato può crescere a dismisura fino a quando la temperatura dell'acqua e il cibo lo consentono. È questo il caso dei pesci raccolti a Burnsville, a 15 minuti da Minneapolis, dove è stata registrata una vera e propria infestazione di pesci rossi giganti. "Per favore non liberate i vostri pesci rossi nei laghi" ha twittato l'amministrazione della città. "Crescono più di quello che pensate e contribuiscono ad abbassare la qualità dell'acqua muovendo il fondale e sradicando le piante".

I pesci rossi che in molti tengono in casa possono sembrare innocui e in effetti lo sono all'interno di un acquario. La situazione però cambia quando questa specie viene rilasciata in natura, dove diventa a tutti gli effetti un animale infestante. Riproducendosi velocemente può in poco tempo sopraffare le altre specie e distruggere il loro habitat, crescendo peraltro a dismisura come nel caso del Minneapolis. Nutrendosi sul fondale (anche di uova di altri pesci), con la sua presenza sradica le piante acquatiche e solleva sedimenti, sporcando l'acqua e provocando una maggiore nascita di alghe che possono rivelarsi tossiche per altre specie animali. Un problema che non riguarda solamente la città americana ma un enorme numero di laghi, stagni e fiumi in tutto il mondo dove le persone abbandonano i pesci rossi quando decidono di non volerli più tenere in casa. Ma non solo, perché essendo un pesce in grado di muoversi facilmente tra diverse tipologie di ambienti, anche quelli buttati nello scarico del bagno possono arrivare fino alle riserve naturali.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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