Perché una città australiana introdurrà un coprifuoco per gatti di 24 ore (Covid non c’entra)
A partire dal primo ottobre di quest'anno i proprietari di gatti della città australiana di Knox, nello Stato di Victoria, saranno obbligati per legge a tenere i propri amici a quattro zampe confinati entro le mura – o comunque il giardino – della propria abitazione. In altri termini, sarà introdotto un coprifuoco totale (di 24 ore su 24) che impedirà ai mici di scorrazzare liberamente in città e nell'ambiente naturale circostante. Durante la pandemia di COVID-19 abbiamo imparato a convivere col coprifuoco e, sebbene i felini risultano particolarmente suscettibili all'infezione da coronavirus SARS-CoV-2, l'attuale emergenza sanitaria non c'entra assolutamente nulla con la decisione del Consiglio comunale di Knox. Il divieto è stato infatti introdotto principalmente per tutelare la fauna selvatica locale, ma anche i gatti stessi, considerando che quelli vaganti sono a maggiore rischio di investimento e lesioni.
Può apparire una soluzione estrema, ma i gatti domestici, da quando sono stati introdotti in Australia (e in altre parti del mondo), sono responsabili di una vera e propria strage di animali selvatici. Proprio nella “terra dei canguri”, in base al documento “Tackling Feral Cats and Their Impacts – Frequently asked questions” del governo australiano, dal loro arrivo i mici hanno determinato l'estinzione di almeno 20 specie di mammiferi autoctoni, mentre attualmente rappresentano una minaccia per altre 120 specie. I numeri delle prede catturate dai gatti, del resto, fanno gelare il sangue. Lo studio “We need to worry about Bella and Charlie: the impacts of pet cats on Australian wildlife” pubblicato nel 2019 da scienziati dell'Università Nazionale Australiana (ANU) ha determinato che i ogni anno i soli gatti domestici uccidono circa 230 milioni tra uccelli, rettili e mammiferi australiani nativi. Molti degli animali uccisi fanno parte di specie minacciate di estinzione. Gatti inselvatichiti e domestici, assieme, ogni giorno uccidono in Australia oltre 3,1 milioni di mammiferi, 1,8 milioni di rettili e 1,3 milioni di uccelli, per un totale di circa 1,5 miliardi di animali nativi uccisi ogni anno.
Alla luce di questi dati drammatici, non c'è da stupirsi che si voglia contenere il problema rappresentato dai gatti. A maggior ragione se si considera che questi animali sono una creazione dell'uomo: in natura il gatto domestico non esiste, ma esiste il raro e schivo gatto selvatico dal quale è stato ottenuto. In Australia i gatti sono stati trasportati dalle navi nell'800 e si sono moltiplicati a dismisura, determinando un impatto ecologico catastrofico. Nel 2019 le autorità australiane hanno addirittura iniziato a “bombardarli” con salsicce avvelenate lanciate dagli aerei, una soluzione assai controversa per evitare che potessero continuare a nuocere contro la fauna locale. Innanzi a tali iniziative, quella del Consiglio comunale di Knox appare sicuramente più “innocua”, sebbene non pochi stiano protestando. È stata avviata anche una petizione per provare a impedire l'introduzione del coprifuoco di 24 ore su 24, sottoscritta al momento da poco meno di 2.500 residenti. Lo scorso anno sempre a Knox fu avviato un test con coprifuoco dal tramonto al mattino; al termine dell'esperimento, tra i 720 residenti intervistati l'86 percento (molti dei quali proprietari di gatti) si è detto favorevole al coprifuoco, ma nella maggior parte dei casi si riteneva più utile uno di 24 ore. Da qui l'introduzione del nuovo divieto.
“Proprio come prevedono le regole per cani e altri animali domestici, ai gatti non sarà permesso di vagare liberamente dalle abitazioni dei loro proprietari. Quando è permesso loro di vagare, i gatti corrono un rischio molto più elevato di malattie e lesioni. Tenere i gatti all'interno della proprietà dei loro proprietari protegge anche la fauna selvatica e impedisce loro di causare fastidi ai vicini e ai loro animali domestici”, ha dichiarato Lisa Cooper, sindaco del consiglio comunale di Knox. I gatti trovati liberi saranno catturati e i proprietari multati. Molti proprietari di gatti vedono nelle limitazioni alla libertà del proprio micio un atto di crudele ingiustizia, non comprendendo quanto gravi possono essere le conseguenze sulla biodiversità e sugli equilibri ecologici. Non c'è da stupirsi che un simile coprifuoco sia stato introdotto già in un'altra città australiana (nella contea Yarra Ranges) e che la richiesta sia stava avanzata per diverse altre.