Per far crescere PIL ed occupazione il futuro non può che essere “green”

Per quanto sia importante salvaguardare il nostro ambiente, la green economy diventa in realtà un modo conveniente e solido per invertire gli effetti negativi della crisi economica.
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A cura di Redazione Scienze
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Fa bene alla salute, rilancia l'economia ed accresce l'occupazione. I benefici di una politica green, attenta all'ambiente e all'efficientamento energetico, vanno oltre il vantaggio, pur molto apprezzabile, del risparmio personale. L'Europa ha deciso da tempo di puntare alla green economy, sia per uscire dalla palude della crisi, sia per ridurre la dipendenza energetica dall'estero. Entro la fine del 2020 i membri dell'Unione Europea hanno deciso di ridurre la domanda di energia del 20%. Un progetto ambizioso che tuttavia, sulla scorta anche dell'esperienza della Germania, non è affatto irrealizzabile. Programmi simili rientrano nelle politiche anche di altri paesi: gli Stati Uniti hanno promosso una serie di misure finalizzate a ridurre i consumi, mentre la Cina ha deciso di ridurre la richiesta di energia del 16% entro il 2016 e il Giappone del 10% entro il 2030. Se le promesse dovessero essere mantenute da tutti i principali paesi produttori, il mondo che ci attende sarà decisamente più verde.

Edilizia popolare green

La "green building", l'edilizia attenta all'ambiente, estende quindi i suoi effetti positivi non solo sulla natura, ma anche sulla società. L'esperimento di Cato Manor Green Street a Durban, in Sud Africa, ha espresso potenzialità sottovalutate fino a quel momento. Il progetto, coordinato dalla divisione locale del World Green Bulding Counsil, ha dimostrato che la riqualificazione energetica delle abitazioni povere può essere attuata con interventi non dispendiosi (solare termodinamico, isolamento di tetti e soffitti, uso di stufe pulite e di impianti d’illuminazione a basso impatto ambientale) e portando nella vita delle persone miglioramenti nella qualità della vita, di salute ed impatto ambiente. Per di più a beneficio di quella fascia di popolazione che più di tutte ha bisogno di poter risparmiare sui consumi energetici. Se il progetto di Cato Manor Green Street venisse esteso a tutte le case popolari del Sud Africa, tre milioni in tutto, si avrebbe un risparmio di 200 milioni di euro, si emetterebbero milioni di tonnellate in meno si CO2 e si creerebbero 36,5 milioni di giornate di lavoro.

Grattacieli ecologici

Grattacielo Solaris a Singapore.
Grattacielo Solaris a Singapore.

L'edilizia ecologica non disdegna l'alta concentrazione abitativa. Per verificare ciò basta osservare Singapore, una città che conta quasi 5,5 milioni di abitanti e in cui si elevano due tra le opere mondiali più interessanti per la green economy. Si tratta di Solaris e dell'Hotel di Parkroyal on Pickering, nei quali la freddezza attribuita solitamente ai grattacieli viene cancellata a colpi di foglia.

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Solaris è un edificio creato nel 2010 nel centro della città-stato ed è stato progettato per far crescere sulle ampie terrazze che intervallano la struttura lussureggianti giardini che ne addolciscono la visione e contribuiscono a pulire l'aria. Un sistema di ventilazione naturale provvede a rendere la temperatura gradevole senza sprechi di energia. Lo stesso principio di alternanza di vegetazione lo ritroviamo nell'hotel, che ha raggiunto il punteggio Platinum del BCA Green Mark, il riconoscimento più importante per ecosensibilità rilasciato dalle autorità di Singapore, e il Pioneer Award Solar grazie anche ai pannelli fotovoltaici che sfruttano la luce del sole.

Scuole ecologiche

La scuola ecologica dell'Infanzia Emanuele Luzzati a Vinovo (Torino).
La scuola ecologica dell'Infanzia Emanuele Luzzati a Vinovo (Torino).

L'efficientamento energetico ci impegna da subito, ma la partita si gioca anche sul lungo periodo. La scuola ecologica ha la forza dell'esempio vivente, capace di insegnare più di mille parole. Non solo: una scuola progettata per risparmiare energia e recuperare materiali di scarto costa di meno alla collettività e può aumentare la rendita scolastica degli studenti. Luce naturale, aria pulita e bassa contaminazione da sostanze nocive fanno parte di un ambiente scolastico che "può incrementare la resa accademica degli studenti di oltre il 25%", come dichiara Jane Henley, Amministratore Delegato del World Green Building Council, sul numero della rivista trimestrale Oxygen dedicata all’efficienza energetica. Esperimenti di efficientamento sono stati eseguiti in diverse scuole italiane. Presso l'Istituto Tecnico di Verrès (Aosta), gli studenti hanno elaborato un software che controlla automaticamente lo spegnimento dei computer nelle aule di informatica, in modo tale che venissero eliminati gli sprechi legati all'accensione o allo stand-by di elaboratori inutilizzati [Foto di Rik.gangi].

"Mobilità di classe", invece, è il progetto di Legambiente, Euromobility, Fiab e #salvaiciclisti che ha coinvolto più di 5mila studenti in tutta Italia e che ha affrontato il problema della mobilità da e verso scuola. Sebbene molti ragazzi si muovano con i mezzi pubblici o a piedi, sono ancora numerosi coloro che devono essere accompagnati a scuola con mezzi personali. Ogni classe ha dovuto quindi nominare un mobility manager, incaricato di studiare i percorsi, i mezzi ed i modi (anche quelli più innovativi come il car pooling) più idonei allo spostamento dei propri compagni. "Puliamo il mondo" è la campagna di Legambiente che nel 2013 ha coinvolto circa 300mila studenti. Tra i vari progetti si ricorda quello della scuola media Monteggia di Laveno (Varese), i cui studenti sono stati chiamati a creare e personalizzare i cestini per la raccolta differenziata dei rifiuti. Successivamente sono state effettuate le pesate dei rifiuti ed il materiale è stato riutilizzato per presepi, addobbi natalizi, giocattoli e plastici della città.

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