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Covid 19

Non mischiare candeggina e detersivi per uccidere il coronavirus: l’ISS dice come pulire i pavimenti

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) raccomanda di non mischiare mai la candeggina con altri prodotti per uccidere il coronavirus eventualmente presente sui pavimenti di casa. Potrebbero infatti sprigionarsi sostanze pericolose per la salute. Per eliminarlo è sufficiente candeggina diluita in acqua.
A cura di Andrea Centini
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Nella sua pagina dedicata web alle domande e alle risposte sulla COVID-19, l'infezione scatenata dal coronavirus SARS-CoV-2, l'Istituto Superiore della Sanità (ISS) raccomanda caldamente di non mischiare la candeggina con altri prodotti (come i detersivi) per pulire i pavimenti. Questi intrugli, infatti, non solo non sono più efficaci nell'eliminare eventuali tracce del virus dai metodi standard, ma sono potenzialmente molto pericolosi per la salute, perché potrebbero generare “sostanze tossiche con contatto e inalazione”, come specificato dall'ISS.

Nella FAQ sulla COVID-19 si sottolinea che “per prevenire il contagio da nuovo coronavirus, le superfici di casa possono essere pulite con comune candeggina da diluire con acqua in base alla percentuale di cloro dichiarata nell’etichetta”. Dunque mescolata solo con acqua e con nient'altro. Qualcuno, infatti, preoccupato dalla possibilità (estremamente remota) di portare in casa il virus sotto la suola delle scarpe dopo aver camminato per strada o essere passato al supermercato, potrebbe essere tentato di preparare “super formule virucide” fai-da-te, mescolando più prodotti per la pulizia della casa. Un errore che potrebbe costare molto caro, come del resto quello dei disinfettanti per le mani "artigianali".

L'Istituto Superiore di Sanità specifica che, se la percentuale di cloro sull'etichetta della confezione di candeggina acquistata è dell’1%, “ogni litro di candeggina va diluito in 2 litri di acqua, se è del 3% con 6 litri di acqua, se è del 4% in 8 litri di acqua, se del 5% in 10 litri di acqua”. Queste concentrazioni pari allo 0,5% di cloro – aggiunge l'ISS – sono sufficienti ad uccidere il virus. Del resto, che i coronavirus fossero molto suscettibili ai prodotti disinfettanti era emerso già da uno studio tedesco, che aveva dimostrato come questi patogeni potessero sopravvivere sulle superfici fino a 9 giorni. I ricercatori, coordinati dal professor Günter Kampf dell'Ospedale di Greifswald, avevano dichiarato che i coronavirus possono essere inattivati “con etanolo al 62-71%, perossido di idrogeno allo 0,5% o ipoclorito di sodio allo 0,1% entro un minuto”. Le soluzioni con ipoclorito di sodio e candeggina sono anche alla base delle procedure di sanificazione che vengono effettuate per strada, sui mezzi pubblici e nei luoghi di lavoro.

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