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Nel cielo d’ottobre splende il pianeta dell’amore Venere: come vederlo dall’Italia

Venere è il terzo oggetto più luminoso della volta celeste dopo il Sole e la Luna. Nel mese di ottobre sarà visibile a sud Ovest e tramonterà sempre più tardi, impreziosendo il firmamento serale. Per sabato 9 il pianeta dell’amore sarà protagonista anche di una spettacolare congiunzione astrale con la falce di Luna crescente. Ecco come vederlo dall’Italia.
A cura di Andrea Centini
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Uno dei protagonisti assoluti del cielo di ottobre sarà il pianeta dell'amore Venere, che dopo un'estate “sottotono” torna a impreziosire il firmamento serale. La sua presenza sulla volta celeste aumenterà giorno dopo giorno nel corso del mese, tramontando sempre più tardi dopo il Sole (alla fine del mese oltre 2 ore dopo). Durante la sua cavalcata tra le stelle sarà anche protagonista di una spettacolare congiunzione astrale con la falce di Luna crescente sabato 9, quando i due corpi celesti duetteranno tre le costellazioni dello Scorpione e della Bilancia. Col passare dei giorni, inoltre, si avvicinerà sempre di più anche alla brillante Antares, una spettacolare stella supergigante rossa, la più luminosa dello Scorpione.

Riconoscere Venere sulla volta celeste non è complicato. Si tratta infatti del terzo oggetto più luminoso del nostro cielo dopo il Sole e la Luna (il quarto è Giove, il gigante gassoso del Sistema Solare). Il pianeta si presenta come un luminosissimo faretto, che in questi giorni è ben visibile al crepuscolo a Sud Ovest. È talmente “accecante” che in alcuni casi può tradire anche i piloti, che possono scambiarlo per un altro velivolo. La ragione di questa sua luminosità è legata alla densa e corrosiva atmosfera, che provoca un mostruoso effetto serra sulla superficie. Basti pensare che la temperatura raggiunge i 464° C – sufficienti per fondere il piombo – a causa di un mix letale di anidride carbonica (oltre il 96 percento del totale), acido solforico, anidride solforosa e altri composti chimici. Questa densa nube di gas  intrappola i raggi solari non permettendone la fuga nello spazio; ciò fa letteralmente bollire superficie. Non a caso Venere è più caldo di Mercurio, il pianeta più vicino al Sole del nostro Sistema, la cui superficie raggiunge la temperatura massima di 427° C.

Al di là della notevole luminosità, Venere (così come gli altri pianeti del Sistema Solare visibili a occhio nudo) si distingue dagli astri circostanti poiché la sua luce non brilla; si tratta infatti di quella riflessa del Sole, non è emessa dalle reazioni di fusione nucleare come avviene per le stelle. Questo dettaglio, assieme alla vicinanza al nostro pianeta, proietta un fascio di luce “uniforme”, non scisso e brillante come avviene per le lontanissime stelle puntiformi.

Venere risulterà piuttosto basso sull'orizzonte per tutto il mese, pertanto per ammirarlo sarà fondamentale non avere ostacoli naturali (come montagne o alberi) o artificiali (come edifici) sulla linea visiva verso Ovest. Come indicato, sabato 9 il pianeta dell'amore incontrerà la Luna crescente al crepuscolo. Per via della notevole luminosità, esso sarà ben visibile sin dal tardo pomeriggio. La sera lo sarà anche nei cieli cittadini, tipicamente sporcati da un significativo inquinamento luminoso. Il duetto col satellite della Terra durerà fino alle 20:30 circa (ora di Roma), quando la coppia sparirà oltre l'orizzonte a Sud Ovest, assieme alle costellazioni della Bilancia e dello Scorpione che la accompagneranno durante tutto il valzer celeste.

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