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Mistero sul segnale radio dalla stella Ross 128: gli astronomi non escludono l’origine aliena

Lo scorso 12 maggio l’antenna del radiotelescopio di Arecibo ha captato un segnale di origine sconosciuta proveniente dalla piccola stella Ross 128. Tutte le ipotesi astronomiche avanzate fino ad oggi non sono esaustive, e i ricercatori non escludono il legame con un’avanzata civiltà galattica.
A cura di Andrea Centini
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Astronomi dell'enorme Osservatorio di Arecibo, sito sull'isola di Porto Rico, hanno captato un misterioso segnale radio proveniente dalla stella Ross 128, la cui esatta origine non non è stata ancora definita e tutte le ipotesi avanzate fino ad ora presentano punti deboli da non sottovalutare. Si tratta dunque di un vero e proprio enigma astronomico, per il quale il coordinatore della ricerca, l'astrobiologo Abel Mendez, direttore presso il Laboratorio di Abitabilità Planetaria dell'Università di Porto Rico ad Arecibo, ha deciso addirittura di fare una segnalazione al SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence), il programma che va a ‘caccia' di potenziali segnali alieni provenienti dallo spazio.

Sebbene dunque l'affascinante ipotesi di un segnale prodotto da una civiltà galattica avanzata non sia stata scartata a priori dagli stessi scienziati, Mendez si è affrettato a sottolineare che “l'ipotesi degli alieni è l'ultima di tante altre ipotesi più plausibili”, ben conoscendo quanto simili eventi possano generare curiosità e fermento nelle comunità di appassionati.

Ma cosa hanno scoperto esattamente gli astronomi di Arecibo? I segnali sono stati osservati lo scorso 12 maggio alle 20:53 locali, quando l'enorme antenna di 300 metri dell'osservatorio era puntata verso la piccola Ross 128 (GJ 447), una nana rossa molto più debole del nostro Sole (di circa tremila volte) sita nella costellazione della Vergine, a 11 anni luce di distanza dal Sistema solare. Il peculiare segnale, ha spiegato Mendez, “consisteva in impulsi non polarizzati quasi-periodici a banda larga con caratteristiche molto dispersive”.

A causa di queste caratteristiche e del fatto che le osservazioni eseguite prima e dopo quella di Ross 128 non hanno mostrato “nulla di simile”, Mendez ha suggerito che non dovrebbe trattarsi di interferenze sulle radio frequenze (RFI). Così sono state proposte altre tre possibilità, ma nessuna di esse è in grado di dare una risposta chiara ed esaustiva al fenomeno. In prima istanza sono stati ipotizzati brillamenti di tipo II sulla stella, ma essi si verificano normalmente a frequenze molto più basse, dunque andrebbero esclusi. La seconda ipotesi prevede il “disturbo” di altri oggetti nel campo visivo della stella, mentre la terza quella del passaggio di un satellite, tuttavia entrambe sono ritenute abbastanza improbabili.

Attorno alla metà di luglio sono state effettuate ulteriori osservazioni di Ross 128, e nelle prossime settimane, qualora il segnale fosse stato registrato di nuovo, i ricercatori rilasceranno nuove informazioni sul fenomeno. Non è da escludere che faccia la stessa fine del “Wow signal!” registrato il 15 agosto 1977 dal radiotelescopio Big Ear, un intenso segnale di 72 secondi rilevato una sola volta, che secondo le ipotesi più accreditate sarebbe stato provocato dal passaggio di una cometa, benché ancora oggi in molti ne suggeriscano l'origine aliena.

[Illustrazione di spirit111]

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